Uccisa a Ravenna: il marito dichiara, chiesi io la separazione. Era l’amante che tormentava Giulia
RAVENNA – «Sono stato io a chiedere la separazione. Il geloso ossessivo non ero io ma l’amante che la tormentava». Il 51enne dermatologo ravennate Matteo Cagnoni, in un incontro avuto nel carcere di Sollicciano a Firenze con il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti, e’ tornato a ribadire la sua innocenza riguardo l’omicidio della moglie, la 39enne Giulia Ballestri uccisa il 16 settembre scorso a bastonate in testa in una villa di famiglia a Ravenna. Cagnoni ha aggiunto di pensare “intensamente a Giulia” con cui avrebbe avuto “buoni rapporti nonostante da circa un anno ci fosse una crisi coniugale”. Ha anche precisato di essere stato lui a chiedere la separazione. Secondo quanto pubblicato da alcuni quotidiani, Cagnoni aveva raggiunto un accordo perché la moglie e il nuovo
compagno non si vedessero più fino alla definizione della separazione. Ma il giorno prima dell’omicidio, l’investigatore
privato da lui assoldato gli aveva mostrato le foto della 39enne e del rivale.
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