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Fiorentina, brutta sconfitta a Torino: 2-1. Babacar entra troppo tardi. E ci sono dubbi sul primo gol granata. Pagelle

Il primo gol del Torino, segnato da Iago Falque: la panchina viola ha protestato per fallo di mano dell'attaccante
Il primo gol del Torino, segnato da Iago Falque: la panchina viola ha protestato per precedente fallo di mano dell’attaccante granata

TORINO – Bruttissima sconfitta per una Fiorentina inconcludente, ma anche malmessa. Paulo Sousa insiste nelle sue convinzioni: giocare con una punta sola, Kalinic, e tenere i due trequartisti, Ilicic e Borja Valero, entrambi in giornata assai negativa. Si corregge tardi, l’allenatore, mandando in campo Zarate e, soprattutto, Babacar. Il centravanti segna e sfiora addirittura il pareggio. Ma non bastavano le partite precedenti per capire che con il solo Kalinic l’attacco viola è paralizzato? E naturalmente viene messo a nudo anche l’altro punto debole della squadra: la difesa. Il Torino è scaltro a sfruttare errori clamorosi del pacchetto arretrato viola, va in gol due volte e potrebbe segnare ancora. A questo punto va detto che l’arbitro Calvarese ci ha messo molto del suo. Il primo gol granata, segnato da Iago Falque (15’), potrebbe essere viziato da una mano dell’attaccante che si è aiutato con un tocco furbo a saltare Salcedo. Ma il pallone era stato clamorosamente perso da Milic e Borja Valero. Clamorosa dormita della difesa, invece, sul secondo gol, segnato nella ripresa (ancora al fatidico 15’), quando Iago Falque ha messo il pallone in mezzo per Benassi che è scattato bene. I difensori viola credevano fosse in fuorigioco e lui, invece, li ha preceduti sullo scatto. E ora? Si arriva alla sosta con una classifica per nulla soddisfacente. E’ vero che dev’essere recuperata la partita di Marassi con il Genoa, ma la Fiorentina ha buttato via tanti, troppi punti. Il pareggio di Udine (anche alla luce dell’ennesima sconfitta dei friulani con la Lazio) e quello contro il Milan fanno capire che si è trattato di 4 punti persi. Accompagnati ora da una sconfitta imbarazzante. Intendiamoci, la stima per Paulo Sousa non viene meno, ma la Fiorentina non può e non deve essere questa. Dopo la sosta servirà una ripartenza a razzo: contro l’Atalanta e anche nelle partite successive. Il tempo delle giustificazioni sta finendo.

Kalinic, ancora a secco
Kalinic, ancora a secco

IAGO FALQUE – Si rinnovano le dimostrazioni di amicizia fra le tifoserie viola e granata. Compresa una partita per beneficenza. Formazione viola, stavolta, senza sorprese: assente Gonzalo Rodriguez, in difesa c’è Salcedo a formare il trio con Astori e Tomovic. A metà campo ancora fuori Vecino e confermato Sanchez con Badelj. Davanti l’allenatore insiste con Ilicic trequartista insieme a Borja Valero. Unica punta Kalinic. Si accomodano ancora in panchina Babacar e Zarate. Prima azione veramente ficcante dei viola al 5’: Borja per Kalinic che arriva sul pallone, davanti alla porta granata, appena con un attimo di ritardo. Fiorentina molto attiva ora. Ilicic prima e Bernardeschi poi entrano in area palla al piede, cercano invano la conclusione personale invece di crossare per Kalinic. Poi è il Torino a far venire i brividi sulla schiena della tifoseria viola: Zappacosta ha una grande occasione, lascia partire un tiro insidioso che esce di pochissimo alla destra della porta di Tata. Rischia troppo la difesa della Fiorentina. Carlos Sanchez arretra per andare a fare d filtro davanti al pacchetto arretrato. Ma evidentemente non basta. Perché al 15’ il Torino passa in vantaggio con Iago Falque che recupera un pallone perso da Borja e Milic, scappa sulla destra, arriva in area e batte Tata. Ma c’è il forte sospetto che il giocatore, nel tentativo di superare anche Salcedo, si sia aggiustato il pallone con la mano. Protesta la panchina viola. Paulo Sousa è indemoniato. Ma l’arbitro Calvarese fa finta di nulla.

L'esultanza di Iago Falque
L’esultanza di Iago Falque

ARBITRO – Incredibile l’arbitro di Teramo: non fa nessuna accertamento sul gol del Torino. Ma non ci doveva essere la moviola sperimentale in campo, ossia la cosiddetta Var? La partita passerà alla storia per il primo stadio-test per il video assistant referees (Var), la moviola in campo,
esperimento senza effetti sulla gara. Irrati, video-assistente di giornata, si limita a vivisezionare il lavoro dei colleghi, ma non è in contatto con loro. Non bastano le proteste per chiarire un episodio che condiziona la partita? Calvarese non ne vuol sapere. Ma perché non ascolta i suoi assistenti che sembrano aver visto tutto? E fa finta di nulla anche su una serie di fallacci granata, soprattutto ai danni di Bernardeschi, che avrebbero meritato anche il giallo, oltre alla sacrosanta punizione. La Fiorentina accusa il colpo. E potrebbe subire ancora. La difesa si salva alla meglio. Tomovic deve recuperare alla disperata su Belotti (24’). Quindi occasionissima viola (32’): lancio di Bernardeschi per Kalinic, solo davanti alla porta. Colpisce di testa, ma addosso al portiere Hart. Che devia in angolo con il corpo. Castan colpisce con un calcione Borja che l’aveva già saltato. Giallo. Era il minimo …

SANCHEZ – Riprende fiducia la Fiorentina. E assedia la porta torinista. Kalinic si vede passare davanti un paio di palloni che potevano essere spinti dentro. Ilicic è lento e non concludente. Su angolo di Bernardeschi (40’) Sanchez va sul pallone in area ma lascia partire un tiro sbilenco che finisce incredibilmente fuori. Era più facile metterlo in porta che mandarlo a lato. Tanto che in tribuna, Urbano Cairo, patron del Torino e nuovo gran capo di Rcs Corriere della Sera, si mette le mani nei capelli. Poi tira un sospirone di sollievo. Avrà pensato: che paura! I tifosi viola, invece, si mordono le mani per un errore clamoroso. Ma possibile che anche Sanchez, giocatore di talento, fallisca occasioni così?

ZARATE – Morale: brutto primo tempo, cara Fiorentina. Calvarese che non vede la mano di Iago Falque incide certamente sul risultato. Ma la squadra viola continua a non trovare il gol. Ilicic non è quello dell’anno scorso. Male anche Borja Valero: non tira quando ne ha l’occasione e tiene troppo la palla, rallentando il gioco e facendo rientrare gli arcigni difensori granata. Quanto a Kalinic, è sempre accerchiato, e anicipato. E quando finalmente si trova solo davanti alla porta, con il pallone sulla testa che deve essere solo spinto dentro, lo butta clamorosamente addosso al portiere. Provare almeno a togliere Ilicic e aiutare di più Kalinic? Sembra quasi che l’allenatore mi abbia letto nel pensiero: in avvio di ripresa fuori Ilicic e in campo Zarate. Che mette scompiglio nella tre quarti del Torino.

BENASSI – Ma sembra non ci sia verso di far breccia nonostante la pressione. Mihajlovic si rende conto che i suoi vengono schiacciati e prova a inserire Ljajic al posto dell’inconcludente Boyè. Ma è la Fiorentina che aiuta il tecnico del Toro: la difesa viola si fa infilare in maniera incredibile al quarto d’ora. Sì 15’ fatidico, come nel primo tempo. Iago Falque mette nel mezzo per Benassi, solissimo ma non in fuorigioco: il giocatore agguanta il pallone e lo mette alle spalle di Tatarusanu. Due a zero. Frittata fatta! Tutti i difetti palesati dalla squadra finora (difesa fragile e pasticciona, attacco inconsistente) vengono fuori in questo momento. Manca, è vero, anche un po’ di fortuna: Hart compie una paratona su Borja (20’) evitando alla Fiorentina di rientrare in partita.

BABACAR – Sousa tenta di ridare spinta togliendo Badelj per Vecino e Bernardeschi per Babacar. Viola addirittura a tre punte e sll’attacco a testa bassa. Rischiando spesso le ripartenze granata che cambiano ancora: entra Martinez ed esce Iago Falque. Pressa la Fiorentina. Vorrebbe fare come il Milan che perdeva 3-1 con il Sassuolo ed è andato in vantaggio 4-3. Spiraglio al 39’:cross di Milic per Babacar che di testa ci arriva e la mette dentro. Due a uno. Il Torino riparte ma Tata tiene la Fiorentina a galla con una paratona su Martinez. Poi Benassi tira alto. Quattro minuti di recupero. La Fiorentina deve crederci anche se è stanchissima. Belotti si butta sulle gambe di un viola mimando un rigore. Ma tanto non cambia nulla. Bruttissima sconfitta. Intollerabile per come è maturata. La squadra ha ribadito i suoi difetti. Però Paulo Sousa ha grosse responsabilità nella seconda sconfitta stagionale, guarda caso avvenuta ancora a Torino, dopo quella del debutto in campionato con la Juve.

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Sandro Bennucci

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