Brexit: Londra darà inizio alla procedura di uscita dall’Ue a partire da marzo 2017
LONDRA – Theresa May, primo ministro inglese, ha finalmente rotto l’arcano e ha annunciato per l’inizio del 2017, al massimo entro marzo, l’avvio dell’iter di divorzio da Bruxelles: con l’attivazione dell’articolo 50 del trattato di Lisbona destinato a segnare il primo atto i una procedura che durerà circa due anni. Così, ha detto May, «l’autorità dell’Ue sulla Gran Bretagna avrà fine: le nostre leggi torneranno a essere fatte a Westminster, non a Bruxelles, e interpretate dai nostri giudici a Londra, non a Lussemburgo».
La prima reazione di Bruxelles è parsa malgrado tutto di sollievo, se non altro per la fine dell’incertezza: «È un annuncio benvenuto che fa chiarezza», ha fatto sapere Donald Tusk, pur aggiungendo che nel negoziato gli altri 27 difenderanno i loro interessi.
Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker incontrerà bilateralmente il premier britannico a margine del vertice Ue di fine ottobre per discutere della Brexit. Lo ha annunciato il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas, dopo una telefonata avvenuta ieri sera tra i due leader. “Lavoriamo in modo costruttivo sulla base dell”articolo 50″ per cui “quando la lettera arriva siamo pronti a lavorare, ma fino ad allora nessun negoziato senza notifica”, ha sottolineato il portavoce, ricordando che il caponegoziatore della Commissione, l”ex commissario Michel Barnier, ha preso funzione da sabato. Ora, ha spiegato, “comincerà il suo incarico principalmente con un lavoro preparatorio coi nostri servizi e procederà a un giro delle capitali e delle istituzioni”, ma “non andrà un pollice più in là perché nessun negoziato senza notifica” dell”articolo 50 può far scattare formalmente la Brexit.