Firenze: ecco l’«Inferno». Tom Hanks, Ron Howard e Dan Brown hanno presentato il film (video trailer)
FIRENZE – Stamani, 6 ottobre, è stata la stampa a vivere, in anteprima mondiale, le emozioni di «Inferno». Al cinema Odeon e nella conferenza stampa, affollata e caotica, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Un inferno vero, lavorare in queste condizioni. Del resto, Dan Brown ha fotografato bene la situazione quando ha rivelato che cos’è per lui l’inferno. Testuale: «Cos’è per me l’inferno? La mia visione sarebbe scrivere un romanzo di cui non riesco a vedere la fine. Ma non ridete, mi è già successo». Sabato 8 ottobre il film sarà al centro della serata di gala (con la partecipazione, nientemeno, che del presidente del consiglio, Matteo Renzi) al Teatro dell’Opera di Firenze. Mentre nelle sale cinematografiche italiane, il film arriverà il 13 ottobre.
CODICE DA VINCI – Dopo i misteri del «Codice da Vinci» e di «Angeli e demoni», il professor Robert Langdon, interpretato come sempre da Tom Hanks, dovrà vedersela con quelli dell’Inferno di Dante. Impresa non facile, anche perché colpito da una drammatica amnesia procurata da una ferita alla testa, ma sarà aiutato dalla dottoressa Siena Brooks, la bellissima Felicity Jones, mentre nel ruolo del cattivo di turno è stato scelto Ben Foster. Poi si scoprirà che il segreto è … nel corpo di Dante. Ma non vogliamo dire di più. Prodotta dalla Sony e distribuita dalla Warner Bros, la pellicola è una delle più attese della stagione e la trama promette di essere all’altezza dei successi precedenti, immerso come ormai tradizione in una sulfurea atmosfera misteriosa, dissacrante ed eretica.
EUROPA – Sulle tracce di una serie di simboli e indizi riguardanti Dante, Langdon/Hanks dovrà sventare un complotto internazionale che lo porterà a girare per tutta l’Europa, da Firenze a Venezia, passando per Istanbul, nelle coordinate di una geografia e di una suspence mozzafiato, come ogni prodotto della premiata ditta Brown-Howard-Hanks.
DAN BROWN – «Sono grato a Ron Howard per aver tenuto il tema della sovrappopolazione come filo conduttore di ‘Inferno‘ anche nel film», ha sottolineato Dan Brown, autore del romanzo da cui è stato tratto il film, nella conferenza stampa in Palazzo Vecchio. Alla domande su che cosa sia l’Inferno, lo scrittore ha risposto: «Una statistica di qualche anno fa -ha detto Brown- mi fece capire come la popolazione mondiale sia triplicata in poco tempo. Per molti ambientalisti, ogni problema del nostro pianeta è il sintomo di un’eccessiva popolazione, quindi ho cercato di trattare il tema in modo da far interessare gli altri al problema, ho scritto per questo il romanzo ma vedere il film ci ha permesso di vedere in un modo diverso la questione. Quanto a Firenze, a me appassionano l’arte e l’architettura. Firenze è un museo all’aria aperta e ho potuto scrivere di un luogo che mi appassiona».
MINACCIA – «La minaccia più temibile non è la sovrappopolazione – interviene Tom Hanks – ma l’ignoranza. Oggi siamo a un bivio e abbracciare l’ignoranza è pericoloso. Sappiamo tutti che cosa è avvenuto in Medio Oriente negli ultimi anni, al modo in cui abbiamo cercato risposte semplicistiche a problemi complessi. Sembrerebbe che sia il caos a dominare il mondo ma se solo leggessimo qualche libro di storia sapremmo che sono stati diversi i momenti in cui l’uomo si è interrogato su questioni simili. Ci può essere un nuovo illuminismo solo se non smettiamo di porci costantemente domande».
HANKS – Per avere 60 anni Tom Hanks è in ottima forma: schiva pallottole, corre sui sampietrini, cammina su travi pericolanti risalenti al 1300, mentre tutto intorno alui è un agitarsi di forze pubbliche e segrete, doppiogiochisti e sicari. Il tutto sullo sfondo di una città dal fascino immortale come Firenze, set principale (con Venezia e Istanbul) del terzo adattamento di un romanzo di Dan Brown.