Manovra 2017: cresce a 26,5 miliardi di euro. Fondi in più per sanità, famiglie, statali, polizia
ROMA – Un dato fondamentale emerge dalle slides proiettate da Renzi nella conferenza stampa a Palazzo Chigi e sul suo profillo Facebook. Il Consiglio dei ministri ha approvato questo pomeriggio la legge di stabilità, la cosiddetta manovra, che ha un valore complessivo di 26,5 miliardi di euro. «La filosofia della stabilità 2017 è merito e bisogno, tenere insieme competitività ed equità, dare una chance a chi ci prova e una mano a chi non ce la fa», ha aggiunto Renzi. Oltre alla legge di bilancio il governo ha approvato «un decreto che interviene sui fondi 2016, il famoso fondo della presidenza e interviene sull’obiettivo del governo di chiudere la parentesi di Equitalia aprendo un capitolo nuovo». E scherzando ha detto che nella manovra ci saranno anche i bonus, ma da quattro anni noi facciamo bonus a differenza di chi per 30 anni ha fatto solo malus.
PIL – Il rapporto deficit/Pil si attesterà nel 2017 al 2,3%. Il dato, che sarà inserito nel Documento programmatico di Bilancio (Draft Budgetary Plan), è rivisto al rialzo rispetto al 2% della Nota al Def. La crescita del Pil rimane all”1%.
PILASTRI – Tre i pilastri sui quali poggia la manovra: il blocco delle clausole di salvaguardia, congelate per il 2017 ma non per gli anni successivi , che da solo vale 15,1 miliardi di euro; il pacchetto su investimenti e competitività che pesa 4,2 miliardi; e le misure sociali e quelle su pensioni, lotta alla povertà e contratto degli statali per 3,1 miliardi. Al pacchetto si aggiungono 2 miliardi di effetto trascinamento delle misure già adottate con l’ultima legge di Stabilità.
COMPETITIVITÀ – «Il capitolo competitività è tra i più importanti, si tratta di 20 miliardi su più anni, ha poi chiarito il premier, lanciando un messaggio esplicito alle aziende: «Diciamo agli imprenditori: abbiamo fatto operazione costo del lavoro, abbiamo fatto operazione jobs act, abbiamo fatto operazione iperammortamenti: ora tocca a voi dimostrare si essere imprenditori e non prenditori».
INVESTIMENTI – Gli investimenti pubblici aumenteranno di 12 miliardi in 3 anni, di 2 miliardi nel 2017, 4 nel 2018 e 6 nel 2019, secondo la manovra. Nel decreto che accompagna la manovra c’è anche un miliardo di euro per un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Cresce la spesa per il fondo sanitario, a 131 miliardi di euro. Per le pensioni ci saranno fondi per 7 miliardi nel triennio. Nella manovra c’è poi «un miliardo in più su scuola e università, non solo per i decreti legislativi per la buona scuola» ma anche per un «intervento per le scuole non statali, per le materne paritarie» e per quelle che «hanno insegnanti di sostegno e che hanno numero di disabili rilevante».
SGRAVI PRODUTTIVITÀ RAFFORZATI – le soglie salgono fino a 4 mila euro di premio e 80 mila euro di reddito (da 2.000 e 50.000). Aumentano le misure a favore del welfare aziendale. Il costo totale è di circa 1,3 miliardi nel triennio 2017-2020.
DECONTRIBUZIONE CONFERMATA SOLO PER NEODIPLOMATI – gli sconti fiscali saranno riservati alle aziende che assumono i neo diplomati che hanno fatto alternanza scuola-lavoro.
SUPER E IPERAMMORTAMENTO – prorogato il superammortamento al 140% sugli investimenti in beni strumentali materiali fatti dal gennaio 2017 fino a giugno 2018. Arriva l”iperammortamento al 250% sugli investimenti in beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. Viene prorogata anche la Sabatini e viene rifinanziato il Fondo di garanzia per le pmi.
APE E PENSIONI – Per quanto riguarda il capitolo previdenziale e sociale la manovra 2017, come già in passato illustrata dal premier con l’ausilio di slide, prevede 7 miliardi di euro in tre anni per la quattordicesima alle pensioni più basse e per l’anticipo pensionistico. «Si era parlato di sei miliardi ed invece sono sette» ha sottolineato Renzi «distribuiti in tre anni: 1,9 nel 2017, 2,5 nel 2018 e 2,6 nel 2019». Alcune categorie di lavoratori «più deboli» potranno accedere all’Ape social, quindi senza penalizzazioni. Chi vorrà andare in pensione volontariamente – ha sottolineato il premier – potrà farlo «rinunciando a poco meno del 5%»: «Nessuno viene mandato via ma chi vuole può farlo. Manteniamo l’impianto -ha concluso – dando la possibilità a chi vuole di uscire prima».
EQUITALIA – Equitalia viene abolita e 4 miliardi vengono dall’operazione, che porterà a consentire non la rottamazione delle cartelle, chi deve pagare paga, ma a non pagare smisurati interessi e more che erano previste dalla filosofia da cui Equitalia partiva. La manovra 2017 potrà contare anche su 2 miliardi in arrivo dalla voluntary disclosure.
FAMIGLIE – Nella manovra 2017 ci sono 600 milioni sulla famiglia con misure del ministro Costa. E’ un piccolo segnale verso un grande investimento sulla famiglia e sui figli che faremo nel 2018 con la modifica dell’Irpef. Cinquanta milioni di euro andranno invece al fondo non autosufficienza mentre il Fondo povertà è stato confermato a 500 milioni di euro.
TORNA BONUS 18/ENNI, STUDENT ACT PER MERITEVOLI – viene rinnovato il bonus cultura per i maggiorenni con uno stanziamento di circa 270 milioni. Borse di studio in arrivo per gli studenti meritevoli, no tax area all’Università per i redditi bassi.
IRPEF AGRICOLA – Sono circa 400.000 gli agricoltori italiani che beneficeranno della cancellazione dell’Irpef agricola, contenuta nella manovra approvata dal governo. Fra le misure infatti è ricompreso l’azzeramento dell’Irpef agricola per imprenditori agricoli professionali e coltivatori diretti; esenzione totale dei contributi per gli agricoltori under 40 che aprono un”impresa agricola; azzeramento dei costi della garanzia bancaria a favore delle imprese agricole; misure a favore delle carni bovine e della filiera del grano.
IRES, IRI – L’Ires scende dal 27,5% al 24% e nasce l’Iri, (l’imposta sul reddito dell’imprenditore) con una aliquota semplificata al 24% per profitti di artigiani e titolari di Pmi. Questa Iri è un’opportunità per i piccoli che sono soggetti oggi a tassazione Irpef. Se sei piccolo con l”Iri puoi pagare il 24% esattamente come l”Ires. E’ molto importante, ha spiegato Renzi. Il decreto legge fiscale collegato alla legge di Bilancio 2017 prevede invece uno stanziamento da un miliardo di euro per le piccole e medie imprese, risorse che arriveranno dal fondo della presidenza del Consiglio. «Non pensiamo alle stock option dei banchieri, ma alle piccole e medie imprese che non hanno finanziamenti», ha spiegato Renzi.
ECOBONUS ESTESO A CONDOMINI E ALBERGHI – Confermati anche per il 2017 gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica. I bonus vengono estesi anche a condomini ed alberghi con una dotazione complessiva di 3 miliardi di euro.
CANONE RAI PASSA A 90 EURO – Dopo la riduzione di quest’anno da 113 euro a 100 euro, il prossimo anno il canone Rai verrà ulteriormente tagliato a 90 euro.
PIANO CASA – Sono invece 4,5 miliardi gli stanziamenti della manovra per il piano Casa Italia per la ricostruzione post sisma in Italia Centrale, mentre il bonus ristrutturazioni edilizie verrà esteso a condomini e alberghi, con una dotazione complessiva di 3 miliardi di euro. Per il dissesto idrogeologico il governo ha previsto uno stanziamento complessivo di 7 miliardi in 7 anni.
STATALI E POLIZIA – Ci saranno 1,9 miliardi per il rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, per le forze armate, la polizia e le nuove assunzioni.
SCUOLE – Come detto c’è 1 miliardo in più su scuola e università, non solo per i decreti legislativi per la buona scuola” ma anche per un intervento per le scuole non statali, per le materne paritarie e per quelle che hanno insegnanti di sostegno e che hanno numero di disabili rilevante.
MIGRANTI – Non potevano mancare altri quattrini buttati per i migranti. La legge di bilancio destina uno 0,2% del Pil alle spese per l’immigrazione e prevede contributi per i comuni che accolgono migranti, che saranno fuori dal Patto. Inoltre i sindaci che accolgono sul loro territorio dei migranti avranno riconosciuto un contributo specifico di 500 euro una tantum a migrante che permetterà di dimostrare molto concretamente che lo stato è riconoscente a quelle comunità che danno una mano.
LE COPERTURE DELLA MANOVRA – Tra le risorse che serviranno a coprire le misure inserite in manovra ci sono: i 12 miliardi che saranno finanziati in deficit, 4 miliardi dalla rottamazione delle cartelle esattoriali, 2 miliardi che l’esecutivo stima arriveranno dalla voluntary disclosure e 3,3 miliardi dai tagli alla spesa pubblica, oltre a 1,6 miliardi dalla riorganizzazione di fondi 2016.
Alla manovra 2017 manca al momento il via libera di Bruxelles: il Documento programmatico di bilancio sarà inviato alla Commissione europea la prossima settimana, ha assicurato Padoan, che si attende una risposta nel giro di un paio di settimane.
ECCO I NUMERI CONTENUTI NELLE SLIDES DI RENZI
Industria 4.0 20 miliardi in tre anni
– Fondo garanzie Pmi 1 miliardo
– Ires e Iri al 24% 3 mld già finanziati + 1 mld
Pensioni 7 miliardi in tre anni
Sanità 2 miliardi
Povertà 0,5 miliardi
Dissesto, scuole, bonus case 3 miliardi
Clausole Iva 15 miliardi
Investimenti pubblici 12 miliardi in tre anni
Scuola e Università 1 miliardo
Famiglia 0,6 miliardi
Pubblico impiego 1,3 miliardi
COPERTURE
————————————————————–
Acquisti Consip 3,3 miliardi
Riorganizzazione Fondi 2016 1,6 miliardi
Voluntary disclosure 2 miliardi
Cartelle Equitalia 4 miliardi
Deficit 12 miliardi (2,3%)