Monte Paschi: Clarich è ottimista quanto al piano di salvataggio, ma occorre ridurre il personale
MILANO – Il presidente della Fondazione Mps, Marcello Clarich, a margine di un convegno alla Cattolica di Milano, parla del futuro della Banca. Sul piano di salvataggio dice di essere ottimista, pensa che riesca. E’ una operazione complessa – ha spiegato – ma il marchio Mps è molto importante, ha una presenza radicata, con una clientela consolidata che anche nei momenti di difficoltà ha mantenuto il rapporto con la banca, e quindi ci sono elementi positivi che devono far ben sperare.
Non solo Mps, ma l’intero sistema bancario italiano ha problemi di redditività che si risolvono con la riduzione degli oneri e dei costi, e quello del personale può essere uno dei settori su cui si va a incidere. Sui possibili esuberi nella banca Mps non ho dati, ha detto, ricordando però il momento di trasformazione del modo di operare delle banche, in cui gli sportelli, e quindi il personale dentro gli sportelli, sembrano meno necessari, anche in prospettiva. Clarich ha poi ricordato che nel giorno dell’insediamento l’ad Marco Morelli ha incontrato i sindacati: Credo ci sia un percorso di valutazione e immagino di condivisone degli obiettivi.
Riguardo infine all’adesione della Fondazione Mps all’aumento di capitale della Banca, dobbiamo aspettare di conoscere meglio i piani industriale e di risanamento, le prospettive, e quando avremo i dati precisi faremo una valutazione molto attenta: se e entro quali limiti possiamo investire le nostre risorse. Al momento nessuna decisione è presa.La quota della Fondazione in Mps è attualmente di circa l’1,45%.