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La Fiorentina vince a Bologna (0-1): si ricomincia a sognare? Gol di Kalinic (rigore), palo e traversa di Ilicic. Pagelle

Kalinic: sale a 5 gol con il calcio di rigore che ha permesso alla Fiorentina di vincere a Bologna
Kalinic: sale a 5 gol con il calcio di rigore che ha permesso alla Fiorentina di vincere a Bologna

BOLOGNA – Sogno o son desto? Sousa, capace di accendere polemiche e interrogativi con l’infelice frase di venerdì in conferenza stampa, continua a domandarselo mentre fa i complimenti ai giocatori viola. Che vincono meritatamente a Bologna e provano a fare una nuova ripartenza. Che sembrava avviata dalla vittoria di Cagliari, ma bloccata dal pareggio interno, bagnato e sudato, con il Crotone. Senza quel brutto intermezzo, ora saremmo a parlare di svolta vera e di Fiorentina rilanciata. Perché nel derby dell’Appennino (ora reso più facile dalla Variante di valico dell’Autosole …) la squadra di Paulo Sousa vince bene. Domina nel primo tempo, grazie a un Bernardeschi capace di scorazzare a piacimento sulla fascia sinistra, mandando in crisi il povero Mbaye che si fa ammonire e perde la bussola. Bernardeschi è stato tolto nel finale per far posto a Sanchez. Sostituzione discutibile. In ogni caso primo tempo a senso unico e vantaggio meritato con il rigore di Kalinic (ripetuto due volte ma sempre con palla in rete) giustamente concesso. Su Kalinic era franato Gastaldello, dopo che il centravanti era scattato benissimo verso l’area rossoblù su felicissimo lancio di Gonzalo. E poco prima Ilicic aveva preso un palo e una traversa. Magari ha sofferto troppo nella ripresa, la Fiorentina, quando il Bologna ha giocato alla disperata, cercando un gol che non è arrivaro anche perché la difesa viola ha ritrovato un Gonzalo Rodriguez assolutamente efficace, ben affiancato nei momenti cruciali da Astori e Tomovic, entrato al posto di un Salcedo troppo nervoso e a rischio espulsione per un cartellino giallo a mio modo di vedere evitabile. Detto questo: si sogna o non si sogna? Basta aspettare le prossime partite. Giovedì 3 novembre non dovrebbe essere difficile vincere contro il Liberec in Europa League, qualunque squadra vada in campo. Mentre si aspetta una prova finalmente convincente al Franchi, domenica (ore 18) contro la Sampdoria. E, almeno per ora, stop alle polemiche.

PALO – Infortunio muscolare per Vecino durante il riscaldamento. Gioca Badelj. Sousa ripropone comunque Bernardeschi trequartista con Tello esterno destro. Nel Bologna un’assenza importante: quella di Destro. Primi istanti di gioco la Fiorentina si salva in angolo. Poi Bernardeschi subisce una gomitata alla testa da Gataldello. I viola prendono il bandolo del gioco. Al 7’ potrebbero segnare: lancio lungo di Astori per Ilicic che tira di destro, Da Costa intercetta e devia sul palo. Quindi l’infortunio a Verdi (9’), uno degli uomini di maggior peso del Bologna. Lo sostituisce Rizzo. Preme la Fiorentina, il Bologna si difende con affanno. Bernardeschi imperversa sulla sinistra. La pioggia disturba la partita. Poi gran rischio per i viola: Tatarusanu in tuffo in avanti (21’) anticipa Floccari su lancio in area di Krejci. Quindi punizione diretta di Ilicic che colpisce la traversa. Riprende Kalinic di testa che la manda in rete. Ma il guardalinee aveva già segnalato un fuorigioco (millimetrico). Gol annullato.

KALINIC – Al 28’ lancio lungo di Gonzalo per Kalinic che scatta, entra in area e viene abbattuto da Gastaldello. Rigore e rosso diretto. Batte lo stesso Nikola, che colpisce bene e manda il pallone alla destra di Da Costa. No, va ribattuto perché Bernardeschi entra prima in area. Ripetizione fotocopia: pallone ancora in rete alla destra del portiere. Quinto gol di Kalinic in campionato, tutti in trasferta. Viola in vantaggio. Meritatamente. Ma ora bisogna raddoppiare e chiudere la partita. Il Bologna, rimasto in dieci, soffre. Dzemaili viene arretrato al centro di una difesa ora schierata a cinque. Bernardeschi continua a far impazzire Mbaye. Quindi ammonizione, molto discutibile, per Kalinic. E’ Da Costa, portiere del Bologna, che va a cercarlo per avere il contatto. Ma l’arbitro che cosa ha visto?

TOMOVIC – Primo tempo buono, da parte della Fiorentina. Che però non è riuscita a sfruttare la confusione dei bolognesi, la difficoltà di Mbaye e l’inferiorità numerica. Molto possesso palla, azione rapide ma difficoltà nelle conclusioni, spesso murate dai difensori rossoblù. In avvio di ripresa il Bologna cerca di scuotersi. Ammonito Salcedo. Sousa lo toglie inserendo Tomovic. Anche Donadoni fa un cambio, ma in attacco: fuori Floccari e ingresso in campo di Sadiq. La Fiorentina è meno incisiva e il Bologna riprende coraggio anche se è costretto a giocare con l’uomo in meno. Quando i viola conquistano il pallone cercano di tenerlo a lungo. Il fraseggio riesce e non riesce. La prima occasione degna di tele nome, al 21’, capita a Ilicic che tira da 26-27 metri ma Da Costa para senza difficoltà.

CRISTOFORO – Prova a coprirsi, Sousa. Toglie Bernardeschi per inserire Carlos Sanchez, mentre Donadoni fa avanzare Dzemaili, uno dei giocatori di maggior qualità. Ma la sostituzione fra le file viola mi convince fino a un certo punto. Bernardeschi ha fatto la differenza sulla fascia sinistra e forse avrebbe potuto dare ancora molti grattacapi al Bologna nel tentativo della Fiorentina di raddoppiare. Carlos Sanchez, viceversa, si mette a fare il combattente a centrocampo ma muovendosi più lentamente. Quindi un altro tentativo di Donadoni: Di Francesco al posto di Pulgar. Con Dzemaili sempre in posizione avanzata. La Fiorentina vuol gestire il risultato e arriva un nuovo cambio: fuori Ilicic e gioca Cristoforo. Che appena entrato (41’) ha una grande occasione: su lancio calibratissimo di Tello, arriva davanti a Da Costa che devia in angolo di piede. Poi ultimo sforzo del Bologna. Ma la difesa della Fiorentina, questa volta, non si fa beffare.

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Sandro Bennucci

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