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Presidenziali Usa: Donald Trump trionfa e va alla Casa Bianca. Hillary sconfitta. Rivoluzione dopo Obama

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L’esultanza dei sostenitori di Trump

NEW YORK – Donald Trump entra trionfalmente alla Casa Bianca, contro ogni pronostico e ogni sondaggio dei media americani, che anche questa volta falliscono. Ha conquistato, dopo una lunga nottata, i 270 grandi elettori per diventare il nuovo Presidente degli Stati Uniti. Il disagio di molti stati americani, e di milioni di elettori, si è riservato in un voto di protesta dopo gli otto anni di Obama. Dieci anni di governo che, evidentemente, è rimasto lontano dalle promesse elettorali che il primo presidente di colore aveva fatto.

La nottata elettorale americana era cominciata male, ma poi si è messa molto bene per Donald Trump, che ha vinto l’Ohio, la North Carolina, la Florida. Inizialmente infatti la mappa degli Usa aveva iniziato a colorarsi di blu, ma dopo poco è diventata quasi completamente rossa. Lo staff di Trump, all’inizio scoraggiato – Ci vorrebbe un miracolo aveva detto un suo consigliere di alto livello – in breve cambia tono, Trump riprende terreno e non frena più e si trova in vantaggio in regioni che dovevano essere democratiche come il Michigan. Trump e Clinton hanno vinto negli stati dove si prevedeva che avrebbero prevalso, ma Donald ha conquistato due importanti “battleground states” come Ohio e North Carolina, e ha ottenendo risultati migliori rispetto alle aspettative. Questo ha confermato la versione della sua campagna, secondo cui la “maggioranza silenziosa”, il voto segreto di chi si vergognava di confessare ai sondaggisti di sostenerlo, e l’affluenza degli astensionisti lo hanno spinto verso la Casa Bianca. La chiave finale è stata la conquista degli stati della “rust belt”, cioè i colletti blu colpiti dalla crisi economica. Una reazione che somiglierebbe a quella già vista in Gran Bretagna col voto a favore della Brexit.

I mercati, che facevano un tifo sfegatato per la Clinton, legata alle lobbies finanziarie, hanno reagito negativamente. La Borsa di Tokyo chiude in calo del 5,36% per la possibilità che Donald Trump vinca le presidenziali Usa. L’indice Nikkei termina in discesa di 16.251,54 punti. Intanto in Asia, prima della chiusura, Hong Kong arretra del 2,77%, Shanghai dello 0,41%, Singapore dell’1,9% e Mumbay del 6%, non solo per l’effetto Trump ma anche per la demonetizzazione decisa dal governo per combattere la corruzione. Negli Usa i future sullo S&P scendono del 5%, quelli sul Nasdaq del 5,08% e quelli sul Dow Jones del 4,3%. Era stato così anche per lo choc della Brexit, ma poi la situazione si sta riassestando.

Per l’Europa e per l’Italia cambierà molto nei rapporti con gli Usa. Trump si rivolgerà verso Putin, come del resto aveva fatto in passato Berlusconi, e anche l’imbelle Ue e il nostro rottamatore saranno, giocoforza, costretti a tenerne conto. A proposito di Renzi, sarà difficile che in futuro venga accolto con tutti gli onori alla Casa Bianca, visto che fin da subito si era schierato incautamente a fianco della Clinton. E l’Italia subirà le conseguenze anche di questo ulteriore errore diplomatico del premier. Chi guida una nazione deve avere la capacità di dialogare con tutti gli interlocutori nell’interesse del proprio Paese. E con l’America, chiunque ci sia alla Casa Bianca, bisogna per forza dialogare.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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