Trump presidente: le donne contro, Mogherini convoca ministri Ue e Hillary accusa Fbi
NEW YORK – Mentre in America continuano le violente manifestazioni di protesta dei cosiddetti democratici contro Trump, represse e contenute dalla Polizia, anche due signore Vip promuovono iniziative per contestare l’elezione del tycoon alla Casa Bianca.
HILLARY – Dopo le prime dichiarazioni concilianti e di offerta di collaborazione, la candidata sconfitta, invelenita per non essere tornata alla White House, dove aveva dimorato a lungo con Bill, ha accusato l’Fbi di essere la causa della sua sconfitta. La seconda lettera di Comey al Congresso (quella del 28 ottobre, che smentiva le conclusioni già raggiunte a luglio) avrebbe spostato gli ultimi indecisi in favore di Trump, secondo la tesi della ex first lady. Ma ognuno giustifica le disfatte come può, anche invocando ragioni difficilmente sostenibili.
MOGHERINI – Sul fronte europeo invece si muove Federica Mogherini, che per le questioni dell’immigrazione è stata ed è assolutamente inefficace, ma vuole anche lei , nel solco delle dichiarazioni del Presidente Juncker, rendere evidente la preoccupazione dell’Europa per gli effetti della vittoria di Donald Trump. Questa sera infatti – nel corso di una riunione straordinaria convocata addirittura di domenica – i ministri degli Esteri dei ventotto voleranno a Bruxelles per discutere sui rapporti con gli Stati Uniti. Ad annunciarlo un tweet di Maja Kocijancic, portavoce dell’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue: «Federica Mogherini – ha twittato la portavoce – ha invitato i ministri degli Esteri a Bruxelles domenica sera per una discussione informale sui prossimi passi nelle relazioni con gli Stati Uniti». E ovviamente commenti e propositi dei 28+una non saranno certo favorevoli al nuovo corso americano. Ma questa è la democrazia di una certa sinistra.