Trump Presidente: mogherini, interesse dell’unione europea è quello di continuare la collaborazione con gli Usa
BRUXELLES – Dopo le elezioni americane che hanno visto la vittoria di Donald Trump, L’Unione europea deve continuare ad investire in un forte lavoro insieme a Washington e continuare il lavoro su molti dossier, ma sulla base di interessi, principi e valori molto chiari: dall’accordo sul clima al commercio, dalla piena e completa realizzazione dell’accordo con l’Iran sul nucleare alla condivisione della responsabilità globale sui flussi migratori; il nostro interesse è garantire che gli europei abbiano a Washington interlocutori con cui lavorare, ma sulla base di queste priorità molto chiare. Lo ha affermato l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Federica Mogherini, parlando con i giornalisti al termine della cena informale che aveva convocato ieri sera a Bruxelles con i ministri degli Esteri dei Ventotto per discutere della situazione all’indomani del terremoto politico d’oltre Atlantico.
Una conclusione scontata e che non apporta niente di nuovo per le prospettive dei rapporti Ue – Usa. C’era bisogno di scomodare 28 rappresentanti di Stati comunitari (molti non sono venuti e hanno delegato i rappresentanti presso la Ue), oltretutto di domenica, per non decidere nulla. Ma la Mogherini deve far apparire la sua esistenza.
I dossier menzionati da Mogherini siano proprio quelli su cui Ue e Usa rischiano di più di ritrovarsi divise, se le virate annunciate dal candidato Trump nella sua campagna elettorale saranno effettivamente realizzate dalla nuova Amministrazione a partire da gennaio. La cena informale di ieri sera è stata una buna riunione con tutti i 28 paesi dell’Ue presenti, ha detto l’Alto Rappresentante, sorvolando sul fatto che in realtà per sei Stati membri non ha partecipato il ministro degli Esteri titolare, ma il rappresentante permanente a Bruxelles (per Regno Unito, Francia, Malta e Irlanda), o un viceministro (Lituania) oppure un direttore politico (Ungheria). Molto in ritardo, ma per motivi tecnici (ghiaccio sulle ali del suo aereo alla partenza da Berlino) è arrivato il ministro tedesco Frank-Walter Steinmeier.
La discussione non era sulla crisi dei rapporti con gli Stati Uniti, ma su quale sia l’interesse dell’Ue, ha precisato Mogherini, sottolineando che quest’interesse è che ci siano rapporti stretti con gli Usa, anche dopo il cambio dell’Amministrazione a Washington. Dipenderà dal prossimo presidente la sua propria agenda di politica estera, che sembra ancora in divenire: certo non sta all’Europa determinare le scelte di politica estera degli Stati Uniti: aspetteremo quali saranno le indicazioni del nuovo presidente una volta che sarà insediato, ha osservato l’Alto Rappresentante.