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Debiti pubblica amministrazione: restano ancora 18 miliardi insoluti. 3.000 imprenditori ogni anno falliscono

Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la registrazione della puntata di "Porta a porta", condotta da Bruno Vespa (S), Roma, 09 settembre 2014. ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la registrazione della puntata di “Porta a porta”, condotta da Bruno Vespa (S), Roma, 09 settembre 2014

ROMA – «E’ un fatto molto grave tanto più che la nostra proposta articolava un percorso che avrebbe messo in grado lo Stato di far fronte al suo dovere con la creazione di un fondo di garanzia per tramite della cassa depositi e prestiti». Così il presidente di Confimprenditori Stefano Ruvolo commenta il no della Camera ad impiegare la legge di Stabilità per consentire allo Stato di saldare il suo debito con gli imprenditori italiani che rischiano di fallire perché la pubblica amministrazione non paga i debiti contratti con le aziende.

Ora la legge di Stabilità va al Senato e Confimprenditori annuncia che tornerà a presentare la sua proposta sperando che i senatori ripropongano l’emendamento reso inammissibile alla Camera. «Si tratta – dice ancora Ruvolo – di dare una risposta a quei 3 mila imprenditori che ogni anno falliscono perché non riescono a riscuotere i debiti della pubblica amministrazione malgrado le promesse fatte dal premier nell’ormai lontano 9 settembre del 2014. I dati del Mef sono fermi all’agosto del 2015 mentre mancano ancora 18 miliardi all’appello per appianare la montagna del debito che lo stato ha con le aziende. Che vogliamo fare?», si chiede ancora Confimprenditori che annuncia come sul tema sarà a fianco delle imprese fino a che anche l’ultimo euro che devono riscuotere dalla pubblica amministrazione non verrà pagato.

A Monte Senario i frati aspettano ancora la gita a piedi del premier, ma non si tratta dell’unico annuncio eclatante fatto in tv da Renzi, al quale non sono poi seguiti fatti concreti, anzi si tratta della maggioranza assoluta. Non per nulla in molte vignette il premier viene raffigurato col naso di Pinocchio.

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