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Carrara: operaio muore nelle cave, travolto dal materiale staccato dalla parete. E’ l’ennesima vittima

Frana Apuane: ritrovati i corpi dei due operai

CARRARA (MASSA CARRARA) – Un operaio di 38 anni Mauro Giannetti, fratello del titolare della cava, è morto a Torano travolto dalle macerie che si sono staccate da una parete. L’uomo sarebbe praticamente morto sul colpo travolto dal materiale che si è staccato da una parte della cava. Sul posto i sanitari del 118, che hanno chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia. Per martedì 29 è già è stato indetto uno sciopero. Il ministro per i beni culturali Dario Franceschini ha annullato gli impegni della campagna referendaria oggi a Marina di Carrara. Il ministro doveva partecipare ad una iniziativa ‘Un si’ per rafforzare la cultura del marmo nel mondo. «Esprimo solidarietà alla famiglia – ha detto il ministro – in un frangente simile è giusto rimandare tutto. Ci sarà occasione per discutere delle potenzialità del marmo, ma adesso non è il momento».

Si tratta dell’ennesima vittima di una lunga serie. La Regione toscana ha stretto recentemente un accordo con le procure della repubblica interessate al fine della lotta a questo stillicidio di infortuni e morti sul lavoro, che non riesce a debellare. Ricordiamo tutti le dichiarazioni del governatore Rossi nel mese di giugno, dopo uno degli ultimi infortuni mortali: «Non possiamo tollerare un così alto livello di incidenti e di mortalità nelle cave. Per questo la Regione ha deciso di intervenire con un progetto speciale che prevede l’assunzione di giovani per aumentare i controlli e un accordo con la Procura perché possa intensificare la sua attività di repressione degli abusi grazie al personale amministrativo che noi invieremo». E ancora: «Serve un intervento di regolazione di quanto materiale viene estratto. Ne misureremo le quantità e faremo un Piano che ne regoli l’estrazione per evitare un eccessivo consumo della montagna e un impatto non sostenibile sulle Apuane». Ma nonostante tutto ancora contiamo i morti.

Il Presidente Rossi ha poi commentato l’accaduto, ricordando l’impegno della regione: «Per ora – ricorda il presidente – dieci tecnici, selezionati con concorsi precedentemente svolti, sono già operativi. Estar sta svolgendo i nuovi concorsi per l’assunzione di geologi e ingegneri, che saranno al lavoro in un paio di mesi. Arriveremo così, a breve, alla composizione di un’unità di lavoro di circa 30 professionisti della sicurezza in cava. Aumenteremo tutte le misure di sicurezza e i controlli per assicurare il rispetto e l’attuazione del Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro. Alla famiglia dell’operaio e a tutti i lavoratori del distretto – conclude Rossi – esprimo la vicinanza e la solidarietà mia e della Toscana tutta».

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