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Fiorentina con batticuore sul Palermo in zona Babacar: 2-1. Al 92′. Sceneggiata antisportiva del portiere palermitano. Pagelle

Bernardeschi dopo aver segnato il primo gol viola su rigore
Bernardeschi dopo aver segnato il primo gol viola su rigore

FIRENZE – La vittoria arriva al 92’. In zona Cesarini? No: zona Babacar. E’ lui che la mette dentro di testa, dopo un angolo di Zarate, finalmente in campo anche se nei minuti finali. Così la Fiorentina acchiappa finalmente quella vittoria che, in casa, mancava dal 18 settembre, dalla partita con la Roma. Vittoria con batticuore e con affanno. Paura che finisse un’altra volta con l’inutile pareggio. Babacar ci ha messo fortunatamente la testa. In realtà, Baba aveva segnato anche nel primo tempo. L’arbitro gli ha annullato un gol validissimo per la sceneggiata… palermitana del portiere Posavec. Che si è lasciato sfuggire il pallone di mano e per mascherare la papera ha simulato un fallo subito da Baba. Che invece avva sì colpito il pallone mandandolo in rete, ma senza sfiorare il teatrante portiere. Che ha disputato una buona partita: però nella sua pagella troverete un 4. Per mancanza di sportività. Siamo soliti elogiare i giocatori, anche sfortunati, che non ricorrono a trucchi. Ecco, lui ha inventato qualcosa di non corretto. L’arbitro ci è cascato. In effetti lui aveva convalidato, ma l’assistente lo ha indotto a sbagliare. E’ vero che in apertura di partita Giacomelli aveva graziato Tomovic franato su Nestorovski in area, ma è altrettanto vero che non si può coprire un errore con un altro errore. Madornale! Per il resto, Fiorentina arrembante bnel primo tempo e poco concludente nella ripresa. Insufficienza anche per Ilicic: sempre fuori bersaglio i suoi tiri. Che sono sembrati improvvisati e poco convinti. Da uno come lui, con la su classe e i suoi piedi, si deve pretendere assai di più. Così come si deve pretendere scelte più immediate da parte dell’allenatore. Che ha avuto coraggio a provare le due punte, ma ha tardato troppo a inserire Zarate e il giovanissimo Chiesa, che nei tre minuti ha fatto comunque vedere di saper saltare l’uomo e di poter puntare a rete. La vittoria serve per risalire on classifica. Ma ora la Fiorentina deve saltare altri due ostacoli: la trasferta di Baku, contro il Qarabag, per staccare definitivamente il biglietto per i sedicesimi di Euroleague. Eppoi, lunedì 12, nuova partita in casa con il Sassuolo. Da vincere, se possibile, con meno batticuore.

Khouma Babacar, autore del gol decisivo contro il Palermo
Khouma Babacar, autore del gol decisivo contro il Palermo

CHAPECOENSE – Momento di commozione nel ricordo dei ragazzi della Chapecoense, morti in Colombia. Di solito c’è sempre il cretino che approfitta del silenzio per farsi sentire. Stavolta no. Dolore sincero per questi finora sconosciuti giocatori entrati nel cuore di tutti. Pronti via.Corini, neo allenatore del Palermo, fa le barricate con il 4-4-1-1. Sousa mostra finalmente un po’ di coraggio, sia pure ragionato: due punte fisse, Kalinic e Babacar, per cercare di scardinare la difesa del Palermo. Che però si fa pericoloso per primo. Passaggio avventuroso all’indietro del centrocampo viola che mette in movimento Nestorovski sul quale frana Tomovic. Rigore e ammonizione? Onestamente ci stavano tutt’e due i provvedimenti. Imbestialiti i 50-60 tifosi del Palermo saliti al freddo umido di Firenze con la speranza di fare un risultato. All’11, comunque, la Fiorentina va in gol: cross di Vecino per Kalinic, colpo di testa e pallone dentro. L’arbitro annulla per fuorigioco. Ma il replay mostra una scena diversa: se fuorigioco è si tratta di millimetri. Ma secondo me il gol era buono. Si va avanti. Babacar e Kalinic dialogano bene, ma arrivare alla conclusione è macchinoso. Manovra la Fiorentina. Randella il Palermo. Vecino (18’) avanza fin quasi al limite e tira: il pallone finisce fuori di un metro. E al 19’ è Kalinic, ben innescato da Ilicic, a trovarsi davanti al portiere: il suo tiro, rasoterra e non forte, viene respinto da Posavec.

BERNARDESCHI – Si susseguono le palle gol sprecate dalla Fiorentina. Al 23’ è Ilicic che, dopo uno scambio con Tello, entra in area e tira: mezzo metro sopra la traversa. Ancor più incredibile, al 28’, la conclusione altissima di Kalinic, servito da Bernardeschi a pochi passi dal portiere rosanero. Il Palermo è barricato sulla sua tre quarti. Morganella viene giustamente ammonito per aver preso per la maglia Bernardeschi che stava sviluppando una rapida incursione sulla sinistra. Poi la svolta tiro-cross di Tello: Aleesami alza il braccio. Rigore netto. Batte Bernardeschi: finta, portiere a sinistra e pallone rasoterra vicino all’angolo destro. Viola in vantaggio. Ma ora bisogna mettere il risultato al sicuro, senza cali di tensione né amnesie.

SCENEGGIATA – Un attimo dopo arriva il raddoppio viola: segna Babacar riprendendo una corta respinta di Posavec. Che fa la scena, si butta in terra accusando il centravanti viola di averlo colpito. L’arbitro annulla per quella che una volta si chiamava carica al portiere. Inesistente. Il Franchi fischia. Giustamente. Posavec si era lasciato sfuggire il pallone e l’attaccante della Fiorentina aveva messo dentro, scavalcandolo dopo molto cavallerescamente, senza toccarlo. Da stasera esiste anche la sceneggiata palermitana, non solo quella napoletana. Ma gli arbitri dovrebbero essere più attenti e non farsi prendere in giro. Nessuno, sia chiaro, vuole infierire sul Palermo, ma siete certi che sarebbe andata così anche allo Juve Stadium di Torino? Ancora Babacar che sfugge a tutti (40’) entra in area e tira, ma stavolta Posavec respinge in angolo. Poi pallone fuori. Il portiere va a rimettere dal fondo e su di lui piove un diluvio di fischi.

TOMOVIC – In avvio di ripresa la Fiorentina si fa incredibilmente raggiungere. Fallo di Tomovic su Quaison. Tomovic ammonito. Era diffidato e salterà il Sassuolo. Punizione di Jajalo da trenta metri. Pallone calciato bene che finisce alle spalle di Tatarusanu. Uno a uno. Roba da chiodi! Tutto da rifare. Con il Palermo che prende confidenza con la partita e prova a sognare. I rosanero prendono il centrocampo e stringono i viola nella tre quarti. Quaison (12’) la manda di poco sopra la traversa. Il Franchi s’innervosisce e parte qualche fischio. Il Palermo alza il baricentro. La Fiorentina soffre e non riesce ad essere incisiva come nel primo tempo. Tello cerca improbabili fughe a sinistra. La difesa palermitana lo stoppa e fa ripartire la manovra. I rosanero ci riprovano anche con la sceneggiata: si buttano un paio di volte in terra in area invocando rigori del tutto immaginari. Ma perché l’arbitro non li ammonisce per simulazione? Sousa toglie Tello: e manda in campo Badelj. Non era meglio provare con Zarate?

BABA – Badelj, in ogni caso, imposta subito un’azione. Ilicic arriva al tiro di sinistro, ma Posavec para in tuffo. Borja (25’) viene messo giù quasi al limite. Punizione di Ilicic senza esito. Ancora lui, lo sloveno, poco dopo avrebbe un’occasione d’oro dal limite ma il tiro finisce… lontano, lontano. Non basta: lo stesso Ilicic liscia clamorosamente vicino all’area viola. Urlo di paura. Poi la difesa allontana. E finalmente tocca a Zarate: Sousa lo inserisce al posto di Bernardeschi. Che dà la mano all’allenatore mentre esce. Viola all’attacco: Zarate è subito nel vivo della manovra. Bel pallone quasi al limite: Astori calcia al volo. Fuori! Mancano 10’ alla fine e siamo sempre qui: a cercare un gol. Ora diventa quasi imbarazzante questa Fiorentina che sembra non saper più vincere in casa. Ilicic ci riprova: altissima. No, non merita nemmeno la sufficienza. Sousa infatti lo toglie e inserisce Federico Chiesa. Anche il Palermo cambia: Gazzi per Jajalo. I giocatori rosanero si buttano in terra appena possono: ogni secondo guadagnato, per loro, è prezioso. Al 44’ viola a un passo dal gol: Posavec para ancora. Bravo? Sì, certo, ma non troverete un bel voto per lui. La mancanza di sportività, sulla sceneggiata, gli fa meritare un 4. E comunque viene punito al 92’. In seguito all’angolo battuto da Zarate, Baba ci mette la testa e stavolta per il portiere-sceneggiatore non c’è scampo. Fiorentina in vantaggio. E palloni buttati in tribuna, alla viva il parroco. Per una vittoria che mancava dal 18 settembre. Con fatica: ma tre punti sono arrivati. In zona Cesarini. No, zona Baba.

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Sandro Bennucci

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