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Legge elettorale: anche il tribunale di Trieste boccia l’Italicum, è a rischio incostituzionalità

Una veduta del Palazzo della Consulta a Roma. La Corte Costituzionale ha ''esercitato un compito fondamentale'' sino ad oggi: ''quello di limitare i contrasti tra politica e magistratura disinnescando, in numerose occasioni, il rischio di una reale degenerazione''. E' quanto si sottolinea nella relazione di 20 pagine di accompagnamento al testo di riforma costituzionale della giustizia inviato oggi al Quirinale. ANSA/CLAUDIO ONORATI
Una veduta del Palazzo della Consulta a Roma

ROMA – La Corte costituzionale ha reso noto che anche il Tribunale di Trieste ha sollevato dubbi di costituzionalità sull’Italicum con un ricorso contro il premio di maggioranza e la opzione del candidato capolista eletto in più collegi plurinominali presentato in data 5 dicembre che sarà riassunto come gli altri pendenti e discusso nell’udienza del prossimo 24 gennaio dei quali la Corte Costituzionali ha riassunto l’oggetto. L’ordinanza del Tribunale di Trieste, già protocollata alla Consulta, sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale il prossimo 14 dicembre. «Le questioni – ricorda la Corte Costituzionale sulla materia dell’udienza di gennaio sull’Italicum- sono state sollevate dai Tribunali di Messina, Torino e Perugia nel corso di procedimenti sommari di cognizione ex art. 702 cod. proc. civ. attivati da cittadini italiani iscritti nelle liste elettorali nei confronti della Presidenza del Consiglio dei ministri e del Ministero dell’interno, i quali ritenendo che la legge elettorale n. 52 del 2015 fosse lesiva del proprio diritto di elettorato, chiedevano che fosse accertata la violazione del loro diritto di voto, previa rimessione degli atti alla Corte costituzionale. I giudici aditi, ritenendo rilevanti le questioni, in considerazione del fatto che le azioni erano volte all’ accertamento del diritto soggettivo di esercitare l’elettorato attivo in modo conforme alla Costituzione, hanno sottoposto a scrutinio di costituzionalità numerose disposizioni riguardanti la elezione della Camera dei deputati».

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