Fisco: le indicazioni operative per il 2017, tax compliance, voluntary disclosure fase 2, contrasto all’evasione
ROMA – Promozione della tax compliance, voluntary disclosure fase 2, contrasto all’evasione. Gli indirizzi dettati a novembre dal ministero dell’Economia diventano stringenti linee guida, cui gli uffici dell’Agenzia delle entrate devono attenersi per predisporre le proposte di budget operativo 2017 sfidandosi nel superare i migliori risultati da loro stessi conseguiti tra il 2015 e il 2016. Una nota, diramata dalla direzione centrale accertamento, detta le indicazioni operative per il nuovo anno. Un programma teso a effettuare uno sforzo consistente per incrementare il numero dei controlli e migliorare i risultati ottenuti in termini di gettito, incentivando l’adempimento spontaneo e riducendo l’invasività dei controlli nei confronti dei soggetti a basso rischio. Al contempo, saranno potenziate le misure per il recupero del tax gap Iva, quelle di contrasto alle frodi IVA, quelle finalizzate all’indebita fruizione dei rimborsi fiscali e misure indirizzate a contrastare efficacemente le indebite compensazioni mediante crediti inesistenti. L’Agenzia delle entrate mette così nel mirino i grandi, annunciando una lotta alle frodi Iva con controlli che si concentreranno sui contribuenti più a rischio.
COMPLIANCE – Fin dai primi mesi l’Agenzia invierà ai contribuenti ulteriori comunicazioni per la compliance (relative al 2013) più di quelle inviate quest’anno. Per le lettere inviate nel 2016 (anno 2012) gli uffici avranno tempo fino al 28 febbraio 2017 per esaminare la documentazione prodotta dai destinatari delle comunicazioni. Una data spartiacque che segnerà l’avvio dei controlli per coloro che, pur essendo stati avvisati dall’Agenzia, non si sono attivati per fornire giustificazioni rispetto all’anomalia segnalata. Non solo persone fisiche: le lettere per la compliance saranno indirizzate anche alle imprese e ai lavoratori autonomi.