
Sousa: «Secondo tempo a senso unico». Inzaghi: «Espulsione mancata, i viola dovevano restare in dieci»

ROMA – Paulo Sousa non fa autocritica nemmeno stavolta. Dice semplicemente: «E’ stata una Fiorentina che è cresciuta durante la partita, secondo tempo a senso unico, abbiamo spinto e ottenuto meno di quanto creato. Cambia il campionato dopo le due sconfitte di fila? La Fiorentina deve fare sempre lo stesso campionato, con quelli che siamo e con tutte le difficoltà che stiamo avendo e che ci portano i nostri avversari. Meritavamo di più».
La Lazio? Ancora Sousa: «La Lazio ha buona qualità, il loro primo gol viene da una nostra azione in cui eravamo due contro due al loro limite dell’area, ma poi loro hanno finalizzato. Ma non hanno così tante occasioni per metterci sotto. La Lazio giocando a tre dietro ci ha messo in difficoltà togliendoci la possibilità di pressare alto. Poi siamo cresciuti. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Le mie aspettative sono quelle che ho sempre avuto: abbiamo qualità ma passiamo anche momenti difficili. Ci mancavano tanti giocatori importanti, poi l’episodio del rigore ci poteva dare un’altra spinta ad inizio ripresa. Ma andiamo avanti…».
Aspettative di mercato? Sousa nega: «Non mi aspetto assolutamente niente, cerco di essere concentrato al massimo lavorando con i miei giocatori, per provare a vincere ogni partita. Jovetic? Non ne so niente. Kalinic troppo solo? Inizialmente Nikola non riusciva a collaborare con la squadra».
Simone Inzaghi, davanti ai microfoni, maschera il nervosismo che l’ha attanagliato per tutto il secondo tempo. Non riconosce che l’arbitro ha finito per favorire la Lazio con le ammonizioni a raffica dei giocatori viola e tollerando tanti interventacci dei laziali. E non fermando il gioco per un fallo su Bernardeschi, sulla cui prosecuzione la Lazio ha trovato il terzo gol. L’allenatore laziale dice soltanto: «Abbiamo meritato di vincere e la Fiorentina doveva restare in dieci alla fine del primo tempo. Non c’è stata un’espulsione…»