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Lavoro: mozione di sfiducia su Poletti per le opinioni sui giovani e la politica dei voucher

ROMA – È stata depositata al Senato una mozione di sfiducia nel confronti del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, firmata dai senatori di Sinistra italiana, del M5S, della Lega e di alcuni senatori del Gruppo Misto. Lo rende noto un comunicato dell’ufficio stampa di Sinistra italiana al Senato. Il Ministro – si legge nella mozione – «ha nelle ultime settimane dato riprova di un comportamento totalmente inadeguato al suo ruolo, esprimendosi in più di un’occasione con un linguaggio discutibile e opinioni del tutto inaccettabili».

La critica si riferisce a una frase infelice, della quale il ministro poi ha cercato di scusarsi, ma la frittata era fatta. Poletti infatti, riferendosi al dato della fuga di cervelli che aveva portato 100.000 giovani a trovare lavoro all’estero, ha commentato: «Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi». Uscita tanto più controproducente quanto proprio il giorno dopo si è avuta notizia dell’italiana dispersa nell’attentato di Berlino, dove aveva trovato lavoro, mentre il non più giovane figlio del ministro Poletti lavorava in qualità di giornalista in un settimanale delle Coop.

Proprio su quest’ultimo fatto sui social infuriano gli attacchi al figlio di Poletti, Manuel, 42 anni, giornalista e direttore di un settimanale delle Coop che ha ricevuto mezzo milione di euro di contributi pubblici. Lui, recitano i continui attacchi «non ha certo bisogno di emigrare».

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