Giustizia: pagano anche i magistrati. Giudice di Belluno condannato dalla Corte dei Conti
VENEZIA – Caso raro, ma qualche giudice paga, anche se non si tratta poi di un caso così eclatante. Non si parla infatti di magistrati che hanno fatto uscire di cella pericolosi delinquenti, ma di ritardi nella redazione delle sentenze. Comunque la Corte dei Conti del Veneto ha condannato un magistrato a risarcire 20 mila euro allo Stato costretto a sua volta a rimborsare alcuni cittadini danneggiati dalle lentezza dei processi condotti dall’uomo di legge.
A pagare per «scarsi risultati in termini di produttività», che si traducevano in una lentezza esasperata per il deposito delle sentenze, Aldo Giancotti 60 anni al tempo delle contestazioni al tribunale di Belluno e ora alla Corte d’Appello di Venezia. Nonostante al magistrato, come indicano i quotidiani locali, sia stata riconosciuta dedizione al lavoro e scrupolosità nella preparazione delle istruttorie e dei documenti, in sette casi, a fronte delle migliaia di cause trattate nella sua carriera, impiegò oltre tre anni a scrivere le sentenze. Giancotti si è difeso ricordando il troppo lavoro e l’esigenza di sostituire alcuni colleghi ma per la Corte dei Conti il suo comportamento sarebbe stato legato a incapacità di organizzarsi il lavoro.