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Pitti-Uomo

Firenze, al via Pitti Uomo 91: la cerimonia in Palazzo Vecchio. E la novità dell’opera lirica

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FIRENZE – Eccoci al via di Pitti Uomo 91, che ha preso il via con la cerimonia in Palazzo Vecchio, in Sala d’Arme, su invito. Ma già dalla mattina alle 9.00 sarà, come di consueto per queste giornate di moda fiorentine, un pullulare di eventi tesi alla presentazione di collezioni nuove, libri, mostre. L’intero settore moda italiano rappresenta «non solo il secondo settore manifatturiero italiano, ma il 35% del settore moda in Europa: siamo una grande risorsa non solo italiana ma europea». Lo ha affermato Claudio Marenzi, presidente di Sistema Moda Italia, intervenendo
all’apertura di Pitti Immagine Uomo.
«I nostri competitor – ha detto anvora Marenzi – sono paesi come il Regno Unito, la Francia, gli Usa che in questo momento vorrebbero riportare all’interno la parte manifatturiera, ma sono ancora peanuts nei nostri confronti in termini assoluti. Dobbiamo fare sistema, e in questo momento lo stiamo facendo molto bene col governo attraverso le iniziative sia sulla parte distributiva, sia col nuovo progetto di Industria 4.0 dove il nostro settore può avere grandi benefici».

Fashion Illustrated ha presentato The Wool book con una Lioght Breakfast a Villa Vittoria in piazza Adua, mentre Duno inizia la presentazione della collezione nella vicina Corte Reale, molti dei marchi che espongono nei vari padiglioni organizzano anche eventi speciali, ma fra tutti segnaliamo una piacevole novità: la messa in scena, al Teatro della Pergola, di un’ opera di Mozart, il Don Giovanni, che avrà anche due repliche e che viene organizzata dalla celeberrima Casa di design Fornasetti di Milano, che curerà le scene, in linea con l’eclettismo che caratterizza il filo conduttore di Pitti uomo 91: tra avanguardia dello stile e la migliore tradizione. Ma di che si tratta?

Praga, 29 ottobre 1787: il Teatro e la città intera sono protagonisti di un momento cruciale e indelebile nella storia della musica e della cultura: va in scena per la prima volta il Don Giovanni, un’opera rivoluzionaria dai suoni inauditi. Scritta da Wolfgang Amadeus Mozart all’età di 31 anni su libretto di Lorenzo Da Ponte, quest’opera lirica è considerata uno dei massimi capolavori del compositore austriaco e segna la nascita di un mito moderno: il mito di Don Giovanni che, da quel giorno, non ha mai smesso di crescere, stimolando, turbando, spaventando e commuovendo il mondo intero.

A duecentotrent’anni da quella rappresentazione, Firenze riallestisce il capolavoro mozartiano al Teatro della Pergola, fino al 12 gennaio 2017, alle 20.15, grazie a un team di artisti eccellenti ed eterogenei di cui si fa catalizzatore Fornasetti, azienda riconosciuta a livello internazionale per il design e la decorazione di oggetti di arredamento nel settore del lusso.

L’ orchestra Silete Venti! e il cast, diretti da Simone Toni, riportano alla luce l’impetuoso manoscritto di Praga, rinunciando alla più consueta tradizione di rappresentare la seconda versione del Don Giovanni, scritta da Mozart per il pubblico di Vienna nel 1788. Gli interpreti saranno Christian Senn, baritono (Don Giovanni); Renato Dolcini, baritono (Leporello); Emanuela Galli, soprano (Donna Elvira); Raffaella Milanesi, soprano (Donna Anna); Andres Agudelo, tenore (Don Ottavio); Mauro Borgioni, baritono (Commendatore e Masetto); Lucía Martín-Cartón, soprano (Zerlina). Maestro di coro è Marco Bellasi, mentre le parti danzate sono affidate ai Danzatori della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi e all’Accademia Dancehaus di Susanna Beltrami. La regia è affidata a Davide Montagna, affiancato da Gigi Saccomandi per le luci, Valeria Manzi e Roberto Coppolecchia per le direzione artistica, Andrea Nannoni per la direzione di produzione e, ultimo ma non ultimo, Barnaba Fornasetti come anima del progetto e della scenografia, quest’ ultima realizzata tramite l’uso dell’iconografia classica reinterpretata in chiave moderna. I temi, tratti dall’archivio fornasettiano, vanno dalle carte da gioco, simbolo della leggerezza e dell’eterno imprevisto, alla stanza metafisica dove i personaggi vogliono perdersi ma si ritrovano sempre, ai visi emblematici delle varie identità di donna, ricordo costante e ossessivo del tema portante dell’opera. La straordinaria visione artistica di quest’opera è così arricchita e completata, creando un mondo surreale e grafico. Pannelli mobili, animati da dei danzatori, danno un ritmo fluido allo scorrere veloce degli eventi ed evocano una realtà fantastica in assenza di un ambiente vero e proprio, ma potentemente immaginifico e suggestivo.

L’approccio registico, in accordo con quello musicale, vede il rispetto della scrittura originale e se ne discosta solo per quanto riguarda l’ambientazione e l’utilizzo delle scene. In questo modo i personaggi mozartiani abitano uno spazio altro, viaggiano nel tempo insieme allo spettatore, entrano ed escono da luoghi caratterizzati esclusivamente da moduli prismatici, da tagli di luci e ombre sapienti.

I protagonisti di ieri sono quelli di oggi, invischiati in sentimenti forti e profondi, stratagemmi e bugie, amori incondizionati e desideri di vendetta. Al pubblico è chiesto di prestarsi al gioco dell’immaginario, al “caleidoscopio di mondi” che stimola a sempre diverse collocazioni, e di seguire il dramma giocoso che da secoli puntualmente viene rappresentato.

Biglietti

Platea

Intero 120€ – Ridotto 100€

Palco I° ordine

Intero 90€ – Ridotto 75€

Palco II° e III° ordine 60€

Intero 60€ – Ridotto 50€

Visibilità ridotta 40€

Galleria

Intero 35€ – 28€

Visibilità ridotta 23€

Riduzioni: Tessera Associazione Piero Farulli (1 per tessera), Abbonati Teatro della Toscana (2 x abbonamento), Abbonati Amici della Musica (1 per tessera). La riduzione è valida solo presso la Biglietteria del Teatro della Pergola.

Biglietteria

Teatro della Pergola

Via della Pergola 30, Firenze

055.0763333 – biglietteria@teatrodellapergola.com

Dal lunedì al sabato: 9.30 / 18.30

Circuito regionale BoxOffice e online su https://www.boxol.it/TeatroDellaPergola/it/advertise/don-giovanni-lopera-2/181563.


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Donatella Righini


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