Washington: insediamento di Donald Trump, cerimonia blindata contro terrorismo e contestazioni
WASHINGTON – Cerimonia blindata con contestazioni record all’Inauguration day, quando venerdì prossimo 20 gennaio Donald Trump giurerà a Capitol Hill e poi a bordo di una limousine raggiungerà tra due ali di folla la Casa Bianca, passando davanti al suo nuovo hotel.
Un incubo lungo due miglia per le forze di sicurezza, chiamate a fronteggiare non solo la minaccia terroristica ma anche proteste mai così numerose, con il rischio di scontri tra oppositori e fan del nuovo presidente. Ad assistere ad una cerimonia senza star (che hanno voluto boicottare così l’evento) sono attese tra le 700 mila e le 900 mila persone, meno quindi degli oltre due milioni che accorsero per il primo giuramento di Barack Obama.
Ma sono previste anche ben 63 manifestazioni, pro e contro il tycoon, ed altre 36 nei giorni che precedono e seguono l’insediamento, a partire dalla marcia delle donne del 21 gennaio, con oltre 200 mila persone, tra cui tante star e attrici di Hollywood. La polizia schiererà almeno 28 mila agenti lungo un centinaio di blocchi, con 5000 membri della Guardia nazionale e 3000 rinforzi da altri Stati. Ci saranno cecchini sui tetti, transenne per delimitare i perimetri, checkpoint con metal detector e controlli delle borse, (vietate anche le asticelle per i selfie), divieti di sorvolo e di navigazione sul Potomac e sull’Anacostia, i tombini saranno sigillati, i cestini e le cassette delle lettere spostati.
Lungo il percorso della parata, inoltre, ci saranno camion riempiti di sabbia, contro eventuali attacchi come quello di Nizza o del mercatino di natale a Berlino. Entro il weekend il cuore di Washington sarà trasformato in un vero fortino. Il Secret service tende a non enfatizzare l’eccezionalità dell’evento dal punto di vista della sicurezza, ma mai prima d’ora si era trovato di fronte a un’ondata di proteste così ampia per l’insediamento di un presidente.