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Rigopiano: la procura di Pescara ha avviato un’indagine, per ora contro ignoti, per omicidio e disastro colposo

Mappa geomorfologica della zona

PESCARA – «L’inchiesta è alle battute iniziali, non ci sono al momento scenari diversi da quelli che tutti possono immaginare. Allo stato a Procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta: un unico fascicolo contenitore in cui stanno confluendo tutti gli elementi in un modello 44 che è per ora contro ignoti». Così il procuratore di Pescara, Cristina Tedeschini, in una conferenza stampa, sulle cause del disastro che ha distrutto l’albergo Rigopiano sul Gran Sasso e causato almeno sei vittime mentre proseguono le ricerche dei dispersi. «Le qualificazioni giuridiche – ha sottolineato – sono disastro colposo e omicidio plurimo colposo». L’inchiesta riguarda «tutte le circostanze relative alla realizzazione di un albergo li, al suo esercizio, al tema della viabilità rispetto a quella struttura», ha aggiunto il magistrato.

L’indagine riguarderà anche il tema delle comunicazioni telefoniche, via whatsapp e scritte da e verso l’albergo. «Ci sono state interferenze nelle comunicazioni – ha detto – inefficacia nei flussi comunicativi, ma al momento non tutto appare rilevante ai fini dell’indagine, anche se può essere giudicato male dai cittadini».

Tutta la vicenda della mail inviata dall’hotel Rigopiano è acquisita alle indagini: ha assicurato il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, in conferenza stampa a Pescara. per acquisito all’indagine – ha spiegato – intendo un materiale controllato e verificato, come appunto la vicenda della mail.

Sono da valutare gli effetti degli eventuali ritardi nell’avvio dei soccorsi verso l’hotel di Rigopiano. Il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, ha sottolineato che al massimo si tratta di un’ora. Avete visto quanto tempo ci è voluto per arrivare a quell’albergo. Gli effetti causali sono tutti da dimostrare.

«Tutti i ritardi, i fraintendimenti, le incongruenze e i problemi nella comunicazione che sono avvenuti nel post-valanga hanno avuto una rilevanza causale non epocale, provocando ritardi che verosimilmente sono di circa un’ora», così ha affermato nel corso della conferenza stampa il procuratore Cristina Tedeschini, titolare dell’ inchiesta, insieme al pm Andrea Papalia.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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