Skip to main content
BOCCACESCA
Admin Ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2016%2F02%2Frenzi Boeri

Previdenza: schermaglie Boeri – Governo. Ripercorriamo le tappe di una battaglia infinita

poletti boeri
poletti boeri

ROMA – L’ultima contesa fra Tito Boeri, insediato malauguratamente da Renzi sulla poltrona di Presidente Inps, e il governo che lui dovrebbe rappresentare è andata in scena due giorni or sono, ma non ha avuto conseguenze nefaste per nessuno, tranne che per i poveri pensionati, presi di nuovo di mira dal bocconiano presidente.

Nominato al vertice dell”Inps nel dicembre 2014, Boeri non si è mai fatto pregare nel dire la sua, anche contro le politiche governative: dalla flessibilità in uscita dal mondo dal lavoro ai vitalizi dei parlamentari, dal contrasto alla povertà ai voucher. Ma riassumiamo le principali tappe dei ripetuti assalti di Boeri alla politica governativa, della quale non ha mai mancato di evidenziare le presunte lacune.

– 31 MARZO 2015 – «Ci sono pensioni molto alte che non sono giustificate dai contributi versati e c’è quindi un problema di equità che andrebbe affrontato», afferma Boeri che annuncia entro giugno proposte al Governo sulle pensioni. «Abbiamo affrontato questo discorso già l’anno scorso e la decisione politica è stata di non toccarle», gli risponde Yoram Gutgeld, consigliere economico del Governo Renzi.

– 29 MAGGIO 2015 – Primo allarme voucher di Boeri: «il loro aumento può significare problemi futuri ed è bene guardare a questo fenomeno con attenzione». Gli risponde Maurizio Sacconi, che da ministro del Welfare introdusse i bonus nel 2008, invitandolo a preoccuparsi dei voucher solo quando non ci sono.

– 9 GIUGNO 2015 – Boeri boccia la cosiddetta staffetta generazionale, avanzata anche dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti. «Se fatta per legge – dice – può essere molto costosa e distorsiva. Non facciamo mai a livello nazionale e per legge».

14 LUGLIO 2015 – «Per i vitalizi agli ex parlamentari «sarebbe opportuno introdurre requisiti di accesso di tipo categorico o con prove dei mezzi (essere disoccupati o avere redditi al di sotto di una soglia), cosa che non ci risulta sia stata mai fatta”. E’ il primo attacco di Boeri sui vitalizi. Terrà caldo il tema fino alla fine dell”anno, presentando una proposta al Governo Renzi che, a novembre, verrà accantonata.

20 OTTOBRE 2015 – L’anno sta per finire a Boeri sottolinea con un po’ di delusione che sperava fosse il 2015 l’anno della riforma delle pensioni.

– 19 APRILE 2016 – «Abbiamo trovato tantissimi ostacoli, soprattutto per l’invio delle buste arancioni perché, lo voglio dire con sincerità, c’è stata paura nella classe politica, paura che dare queste informazioni la possa penalizzare». Così Boeri attacca parlando delle difficoltà per la campagna informativa con cui l’Inps diffonde le proiezioni sulla pensione futura.

– 14 LUGLIO 2016 – «L’Italia deve dotarsi degli stessi strumenti di contrasto alla povertà che esistono negli altri paesi europei, purtroppo le misure prese finora sono ancora parziali e limitate».

– 21 OTTOBRE 2016 – La manovra fa poco per i giovani, «il grosso delle risorse lo investe sulle pensioni e sull’età immediatamente precedente». Così Boeri al Convegno dei Giovani confindustriali. Gli ribatte Poletti: Boeri sbaglia – dice il ministro – perché questa manovra guarda al futuro, guarda a due grandi pilastri: crescita e sviluppo economico, industria e innovazione».

In mezzo a tutti questi interventi ci sono le molteplici uscite sulla necessità di intervenire sulle pensioni d’oro, situate alla soglia di circa 3.000 euro lordi mensili, argomento respinto e rintuzzato dal ministro Poletti, che ha ogni volta risposto per le rime al presidente Inps. E l’ultima prodezza sulla lunga vita dei pensionati, che andrebbe accorciata decurtando le pensioni più elevate.

Chiunque altro, fra i dirigenti pubblici di nomina governativa, con questa bella serie di attacchi al suo datore di lavoro, avrebbe subito fatto le valigie. E non si capisce perché al bocconiano presidente non sia toccata ancora la stessa sorte.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
FirenzepostAMP