Elezioni: Rossi attacca Renzi, cerca la rivincita come un pokerista disperato
FIRENZE- «Renzi si comporta come un pokerista disperato, che raddoppia la posta dopo ogni partita persa. Dopo le amministrative, dopo il 4 dicembre, dopo la sentenza sull’Italicum. Sempre una rivincita. Ricominciare a correre verso le urne è una scelta drammatica. Per il Pd e per il Paese». Lo dice Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana e candidato a segretario del Pd. La legge di risulta dopo la sentenza della Consulta è inadeguata, afferma, e spiega la sua proposta: «un’agenda al governo, legge elettorale, congresso del Pd ed elezioni nel 2018. No al listone dobbiamo puntare a ricostruire una coalizione di centrosinistra. Difficile, il campo è stato desertificato. Senza parlare di nuovo Ulivo: Non mi affascina. Perché parla al passato e al moderatismo in un orizzonte blairiano. Il mondo è cambiato, serve un riformismo radicale».
A chi gli imputa di essere un falso oppositore di Renzi, replica: «Sono stato corretto e non ho verso di lui l’astio di alcuni compagni, peraltro refrattari all’autocritica, ma io mi candido contro Renzi. Per tirare una riga sul renzismo. Con me segretario, lui non sarà mai più premier».