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Firenze giustizia: immigrazione, terrorismo internazionale, anarcoinsurrezionalismo, criminalità economica. Questi i 4 problemi principali

FIRENZE – La vetusta liturgia della cerimonia d’apertura dell’anno giudiziario a Firenze è stata però l’occasione per il Presidente della Corte d’appello, Margherita Cassano, e per il procuratore Generale, Marcello Viola, di fare il punto su tre temi scottanti della giustizia toscana e fiorentina: l’immigrazione, il terrorismo internazionale e le azioni degli anarcoinsurrezionalisti.

CASSANO – Per prima Margherita Cassano ha rilevato che in quattro anni, dal 2013 al 2016, «al tribunale di Firenze, che ha competenza distrettuale, i reclami contro il rifiuto di riconoscimento dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria sono passati dalle 166 procedure a 1606. In particolare, dal 1 luglio 2015 al 30 giugno 2016, “si sono registrate 2095 nuove iscrizioni di procedure sommarie ex art. 702 bis cod. proc. civ., rappresentate al 90% da richieste di asilo o protezione da parte di soggetti non comunitari», continua Cassano soffermandosi su l’aggravio per gli uffici dello stesso tribunale. «A tali dati, già di per sé, allarmanti – conclude la presidente -, devono essere aggiunti quelli sull”apertura (obbligatoria) presso il medesimo Tribunale distrettuale delle pratiche di tutela per i minori non accompagnati: 400 fino al 20 ottobre 2016 che si sommano alle 335 del 2015, alle 221 del 2014, alle 178 del 2013, considerato che le pratiche rimangono aperte fino al compimento della maggiore età del minore».

VIOLA – «La gravità della minaccia terroristica, in particolare di matrice jihadista, legata ai flussi migratori, costituiti in larga parte da profughi provenienti da zone di guerra, e a inquietanti collegamenti con soggetti ad alto rischio continuano a suscitare allarme e ad imporre un’azione investigativa accurata e vigile. Occorre quindi intensificare l’opera di attento monitoraggio soprattutto nelle carceri». Queste le decise affermazioni del Procuratore Generale Marcello Viola che ha aggiunto: «la sfida proveniente dal terrorismo di matrice islamica non deve far dimenticare o sottovalutare il gravissimo episodio del primo giorno di quest’anno – della collocazione di un ordigno esplosivo in un luogo centrale di Firenze, a causa del quale ha riportato lesioni gravissime un appartenente alla Polizia di Stato, l”artificiere Mario Vece – che dimostra appieno la necessità di prestare la massima attenzione anche rispetto a fronti qual è sicuramente quello del terrorismo interno, in tutte le sue possibili manifestazioni. Un’attività eversiva che è almeno in parte verosimilmente relativa all’area dell’anarco-insurrezionalismo, e che è posta in essere da chi prova a sfruttare e strumentalizzare le gravi situazioni di disagio e di conflittualità sociale».

In Toscana infine, a detta del PG, desta preoccupazione la situazione relativa alla così detta criminalità economica e alla evasione tributaria. Se complessivamente nel distretto le iscrizioni a ruolo in questo settore sono sostanzialmente stabili, a preoccupareè il fatto che molti sono riferibili per i soggetti che li commettono, per il loro contenuto e per le tecniche usate direttamente a un”impresa economica o a un’attività professionale. Da qui, secondo Viola, la necessità di perfezionare la capacità di lettura strategica di tale fenomeno, da affrontare sul piano di più incisive capacità investigative e giudiziarie e di meglio leggere i possibili nessi tra criminalità economica e criminalità organizzata, anche perché aumentano i reati fiscali, societari, fallimentari e di usura.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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