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Renzi: dal nuovo blog ancora annunci e promesse, ridurrò le tasse e l’Irpef scenderà

Renzi

ROMA – Dal suo nuovo blog Matteo Renzi ha cominciato un’altra volta a parlare al popolo e a diffondere annunci e promesse. Questa volta in materia di tasse, tornando sull’abusato ritornello, smentito dai fatti e dalle cifre, della riduzione del carico fiscale. Ecco quel che ci dice l’ex premier:

«La sinistra e le tasse hanno sempre avuto una relazione complicata, in Italia. Siamo stati dipinti come il partito che sapeva solo alzare la pressione fiscale, abbiamo dato l’idea di considerare le tasche degli italiani come il bancomat per risolvere ogni problema di bilancio.

Alcuni nostri dirigenti del passato, poi, si sono presentati quali campioni della lotta all’evasione attraverso un metodo assurdo: un fisco vampiro, controlli a tappeto, la logica della punizione prima di tutto. Una scelta sbagliata e devastante.

Il nostro PD ha innovato su due punti.Il primo, abbassare le tasse. E questa la sappiamo: gli 80 euro, le tasse agricole, l’Irap costo del lavoro, l’Imu — Tasi sulla prima casa, l’Ires, gli incentivi alle imprese che assumono dal JobsAct a Industria 4.0. Niente di eccezionale, ma il segnale di un cambio di rotta sostanziale. Se dopo le elezioni torneremo al Governo dovremo riprendere il ragionamento dall’Irpef e non solo da quella. L’ultima volta che è aumentata l’IVA era il settembre 2013, prima del nostro arrivo: quella volta lì ricordatevela bene perché deve restare l’ultima.

l secondo, però, è ancora più innovativo. Per far pagare le tasse agli evasori, i dirigenti di un recente passato (non solo del PD: si pensi alle misure del Governo Monti) hanno cercato di aumentare i controlli, inasprendo la repressione. Noi abbiamo scelto un percorso diverso: dal fisco vampiro al fisco amico. Scommettendo moltissimo sul digitale, sull’innovazione, sulla fatturazione elettronica, sulla voluntary disclosure, sulla dichiarazione telematica, sulla compliance. Nella lotta all’evasione abbiamo rottamato il modello Dracula e abbiamo scelto il modello Fisco 2.0 La conclusione è che se si paga tutti, si paga meno.

Nel futuro l’Italia che noi immaginiamo non può che continuare ad abbassare le tasse, incentivando la digitalizzazione di tutta la pubblica amministrazione e del fisco. Abbassare le tasse, aumentare la lotta intelligente all’evasione. Per me si può fare, voi che dite?»

Noi diciamo che si tratta ancora una volta di promesse e annunci. Gli italiani ci sono cascati già una volta e hanno dato fiducia al rottamatore, togliendola quando hanno visto che molte delle novità propagandate e in parte attuate non avevano risolto i problemi concreti del paese e della popolazione e con la sonora bocciatura nel referendum hanno sfiduciato Renzi, la sua ministra Boschi e la sua riforma epocale della costituzione. Le tasse nel periodo renziano, nel complesso (nazionali e locali) sono aumentate, e il debito pubblico è salito a livelli record. Proprio ieri il Fondo Monetario Internazionale ha ammonito che in Italia, vista la situazione del debito elevatissimo, le tasse non possono essere ridotte. Si tratta quindi dell’ennesimo annuncio, il lupo perde il pelo ma non il vizio.

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