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Manovra: ad aprile il governo punta a rincari su sigarette e carburanti. Per adempiere agli obblighi della Ue

ROMA – Il ministro Padoan ha preannunciato informalmente che nel prossimo mese di aprile si provvederà alla manovra integrativa per adempiere agli obblighi imposti dalle regole Ue in tema di bilancio. Pertanto i ministeri interessati stanno studiando il modo di recuperare 3,4 miliardi necessari senza incidere sulle tasse, e per far questo puntano sulle solite fonti già spremute fino all’inverosimile: benzina e carburanti in genere e tabacchi. Se dunque possedete un’auto e siete fumatori accaniti prepatevi a ulteriori sacrifici per sostenere la prossima manovrina di primavera che ci chiede Bruxelles per ridurre il deficit. Il tutto dovrebbe costare all’incirca 50-60 euro l’anno.

Sulla carta è questo il peso dei prossimi rincari di carburanti e tabacchi. Il governo conta infatti di aumentare le accise per incamerare circa 1,5 miliardi Iva compresa: qualche centinaio di milioni dai tabacchi, il resto dai carburanti.

«L’ipotesi di un aumento delle accise sui carburanti non è purtroppo una novità e insiste nel penalizzare il settore petrolifero oltre che i consumatori», commenta sconsolato il presidente dell’Unione petrolifera, Claudio Spinaci, rassegnato a questo tipo di iniziative. «Stando alle nostre stime per recuperare il miliardo di euro di cui si parla in questi giorni, si tratterebbe di un ulteriore incremento di non meno di 3-4 centesimi euro/litro». Cifra destinata a superare anche la soglia dei 4 cent per litro nel caso, come sembra, gli aumenti partissero ad aprile e dunque venissero concentrati in appena 9 mesi. Con aumenti del genere, secondo stime di mercato, l’aggravio annuo sarebbe compreso tra i 26 euro delle vetture a benzina ed i 34 dei diesel.

I calcoli sui tabacchi sono più complicati ma l’aumento in questo caso potrebbe agitarsi sui 10-20 centesimi a pacchetto. Che moltiplicato per le 13 sigarette che in media fumano gli 11 milioni di fumatori italiani si traduce in un rincaro medio di 20/35 euro in più all’anno a persona.

La finanziaria di Renzi ha speso …..e ( come dice Totò) noi paghiamo.

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