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Pensioni: il part time agevolato è stato un flop. Lo riconosce anche Poletti

poletti-boeri

ROMA – Pensioni, il part time agevolato verso il flop: solo 200 richieste. Il ministro Poletti puntava a quota 30mila. La misura prevede che i lavoratori che matureranno il requisito di vecchiaia entro la fine del 2018 possano ridurre l’orario con un sostegno allo stipendio e contribuzione figurativa versata.

«Le cose vanno sperimentate e quando, come in questo caso, non danno buoni risultati bisogna prenderne atto. Si utilizzeranno strumenti diversi. Quando siamo partiti con l’idea del part time agevolato non c’era ancora il progetto per la flessibilità in uscita delle pensioni: poiché le due platee coinvolte sono sostanzialmente le stesse è chiaro che la scelta è stata condizionata». Lo ha detto il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, rispondendo oggi a Prato ai giornalisti che gli domandavano della scarsa adesione dei lavoratori – solo 200 domande accolte dall’Inps da giugno – alla norma che prevede la possibilità di accedere al part time agevolato.

Il presidente dell’Inps, Tito Boeri commentando i primi dati a luglio sull’utilizzo dello strumento (100 richieste nel primo mese) aveva messo in guardia sugli interventi estemporanei e parziali con costi amministrativi superiori alle somme erogate.

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