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Sicurezza urbana: Daspo anche nelle città, i nuovi poteri dei Sindaci

ROMA – Come preannunciato dal ministro dell’interno Marco Minniti, nel corso del Consiglio dei ministri il governo ha varato un decreto legge sulla sicurezza urbana, per rispondere alle richieste di sindaci e Anci, che chiedevano un potenziamento dei poteri in materia delle autonomie locali.

SICUREZZA URBANA – Le novità principali riguardano l’estensione dei poteri dei sindaci. Infatti i punti fondamentali del provvedimento che erano stati sollecitati dalla comunità dei sindaci sono: la previsione di patti per l”attuazione della sicurezza urbana, sottoscritti da sindaci e prefetti, che individuino gli interventi in materia di prevenzione della criminalità diffusa e predatoria e della promozione del rispetto della legalità e del decoro; l”introduzione di un modello condiviso, tra Comune e Prefettura, con una funzione di co-coordinamento del sindaco, nel governo della materia; il rafforzamento del potere di ordinanza della materia; il rafforzamento del potere di ordinanza sindacale, non limitata più soltanto alle circostanze “contingibili e urgenti” ma anche per garantire la tutela del decoro e della quiete, come le ordinanze contro la prostituzione in strada o contro la somministrazione di alcolici in specifiche aree.

PATTI E ORDINANZE – E in effetti, al di là del rafforzamento dei patti che già esistevano in quasi tutte le principali città e regioni, sottoscritti da sindaci e prefetti, ministero e refgioni, sono stati concessi più poteri d’ordinanza per i sindaci. «Il decreto sulla sicurezza urbana approvato oggi prevede un rafforzamento dei poteri di ordinanza dei sindaci, che avranno un potere autonomo, e la possibilità di stipulare nuovi patti tra il ministero e il territorio» spiega il ministro dell’Interno Minniti.

DASPO – Daspo amministrativo per chi viola regole «Sul modello del daspo applicato nelle manifestazioni sportive, in caso di reiterate violazioni delle regole in un certo territorio, le autorità potranno proporre per i responsabili il divieto di frequentare determinate aree o zone» ha aggiunto. «Un esempio? Se una persona già condannata per spaccio – ha spiegato Minniti – continua a frequentare una determinata piazza o un certo locale, gli potrà essere impedito di continuare a farlo» con un provvedimento ad hoc. Chi sporca città dovrà ripulire «In caso di violazioni del decoro urbano, il giudice potrà comminare pene alternative: chi sporca, ad esempio, potrà essere condannato a ripulire» ha aggiunto il ministro dell’Interno.

ANCI – L’Anci: «Finalmente i sindaci non devono più combattere la battaglia per la sicurezza delle città con le armi spuntate. Con i nuovi e più incisivi poteri riconosciuti su nostra sollecitazione dal decreto legge potremo dare ai cittadini le risposte che si aspettano da noi pianificando la strategia. E anche contribuendo a reprimere i reati che particolarmente incidono sul diritto a sentirsi sicuri». È il commento del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al decreto legge sulla sicurezza urbana che ridisegna i contorni dell’azione degli amministratori locali. «Siamo noi sindaci il primo presidio al quale i cittadini si rivolgono in cerca di risposte. E non intendiamo tirarci indietro, ma per essere efficaci abbiamo bisogno di strumenti efficaci. Questo decreto finalmente ce li fornisce. I sindaci – conclude Decaro – da oggi hanno un’arma in più per garantire la sicurezza dei cittadini: la legge».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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