Pd, Enrico Rossi: dopo rottamazione c’è rischio sepoltura. Scissione? C’è già stata: da chi non vota più
FIRENZE – Dopo avergli dato di bischero, Enrico Rossi attacca di nuovo Matteo Renzi. Stavolta nel merito della sua azione, politica e di governo. Il presidente della Regione Toscana dice: «Altro che rottamazione, qui rischiamo la sepoltura…». In un’intervista pubblicata sul Tirreno e sui quotidiani del gruppo Finegil, annuncia il lancio del suo manifesto: «Per cambiare l’Italia, la sinistra, il Pd sabato a Roma».
Rossi mette in guardia da «qualcuno che pensa di liquidare l’analisi dei crudi fatti cercando un nuovo plebiscito popolare: beh – spiega Rossi – è quel qualcuno che cerca la scissione, non noi». Una scissione, dice ancora il governatore della Toscana, che «purtroppo è già avvenuta ed è quella di elettori e militanti che ci hanno abbandonato, che non votano più e ora, a seconda di come Renzi imposterà le cose è possibile che la minoranza non arrivi nemmeno al congresso. Vedremo». Poi nota che il nuovo blog di Matteo Renzi si chiama Cammino, «uno scimmiottamento dello slogan di Macron En marche. Macron è un centrista, uno che dichiara che non ha più senso parlare di destra e sinistra. Ecco – dice Rossi – se il Pd diventa il PdR e ha come unico obiettivo essere il partito del centro del sistema io ho difficoltà a restarci”.
Infine sulla mozione della minoranza che in direzione ha chiesto di «dire una parola chiara sulla legislatura, di
garantire che si andrà a votare nel 2018. La risposta di Renzi è stata sbalorditiva: Non decido io ma gli organismi competenti. Ma scherziamo? E allora Letta? Perché l’ha fatto cadere?».