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Giustizia: i magistrati onorari in sciopero per una settimana, le ragioni della protesta

Tribunale Fascicoli Cancelliere 604x280

ROMA – Per tutta la settimana durerà lo sciopero della magistratura onoraria, con pesanti ripercussioni nelle aule giudiziarie. Questa categoria è cresciuta fino a comprendere quasi 7mila laureati in legge (contro i 10.800 magistrati professionali), per lo più avvocati o docenti universitari di diritto, fra giudici di pace, esperti di tribunali di sorveglianza, giudici ausiliari di tribunali e Corte d’appello, e così via. La sua importanza è diventata centrale vista la cronica carenza di organici della magistratura ordinaria, nonché «di supporti logistici e materiali» che hanno comportato una crecita esponenziale dei processi arretrati, oggi 4,5 milioni di cause pendenti penali e tre milioni quelle civili.
«Siamo senza previdenza, senza ferie né maternità, sottopagati al livello del caporalato: 74 euro netti per un’udienza di cinque ore, raddoppiabili solo se si protrae per altre cinque», dice Raimondo Orru, presidente della Federmot, una delle organizzazioni dei magistrati onorari.

Un articolo di Eugenio Occorsio su Repubblica spiega bene quanto sia diventata essenziale l’opera della magistratura onoraria. I primi ad essere istituiti furono i giudici di pace nel 1995, demandati ai reati minori (diffamazione, minacce semplici, occupazione abusiva di terreni ed edifici, il tutto con competenza fino a 5000 euro di sanzione).

Nel 1998, in occasione della cancellazione delle Preture, nasce il giudice monocratico di tribunale e con esso il giudice onorario di tribunale, e parallelamente nell’ufficio della Procura il vice procuratore onorario. Intanto le deleghe si ampliano: ormai i giudici onorati occupano il posto del pubblico ministero, e spesso anche del giudice giudicante unico di primo grado (dove non è prevista la corte) per rapine, evasione fiscale, stalking, spaccio, furto, ricettazione, fino a ben 20 anni di reclusione.
Molte disposizioni sono state emanate, con la promessa di addivenire a una riforma organica della magistratura onoraria, che ancora, dopo tante promesse, non c’è e non è neppure all’orizzonte, tanto da indurre la categoria alla protesta per una settimana.

Forse molti saranno curiosi di conoscere i compensi di questi magistrati, niente a che vedere naturalmente con i faraonici emolumenti della magistyratura ordinaria. Meno di cento euro lordi per un’udienza di cinque ore. Se la procedura per diventare giudici onorari è la stessa (un concorso per titoli valutati dal Csm che emette la nomina nonché, valutate le prestazioni, gli eventuali rinnovi), diversa è la retribuzione a seconda delle funzioni. I giudici di pace percepiscono un’indennità mensile di 258,23 euro lordi, un’indennità di udienza (36,15) e un’indennità di sentenza o altro provvedimento di definizione del giudizio (56,81 euro). I giudici onorari dl tribunale hanno solo l’indennità d’udienza dl 98 euro lordi, raddoppiati se l’udienza si protrae oltre le cinque ore. Stessa indennità per i vice procuratori onorari. Un po’ poco per una categoria che contribuisce in buona parte a tenere in piedi la macchina della giustizia.


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Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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