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Firenze: è morto l’architetto Carlo Caldini, ideatore dello Space Electronic

Carlo CaldiniFIRENZE- Era un grande, e non solo nel suo genere, l’architetto Carlo Caldini, morto a 76 anni. Il suo Space Electronic animò la Firenze della fine anni Sessanta e dei primi Settanta. Fu il geniale ideatore e disegnatore dello Space Electronic, discoteca all’avanguardia per tutti coloro che avevano, all’epoca, 18-20 anni. E anche oggi, lo Space è un mito per i ragazzi, che sono figli e nipoti di quelli che sgambettavano nelle notti di quasi 50 anni fa.

Carlo Caldini era l’animatore del gruppo 9999 formato insieme a Giorgio Birelli, Fabrizio Fiumi, Paolo Galli. Il progetto dello Space Electronic, l’ex garage diventato grande discoteca fiorentina, nei cui spazi dedicati a musica,
cinema, video, teatro d’avanguardia e sperimentazione presentarono i loro lavori in Italia Julian Beck e Judith Malina con il Living Theatre, ma anche Dario Fo e Franca Rame, Rory Gallagher e Van Der Graaf Generator.

Caldini, vice presidente provinciale di Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi e consigliere del sindacato nazionale e provinciale dei locali da ballo Silb, ha proseguito nella sua attività imprenditoriale nel mondo della notte aprendo e gestendo altri locali.


Carlo Caldini era davvero un uomo eccezionale. Non solo un genio come architetto (allo Space ci andavo anch’io, a 18 anni…) ma anche per la sensibilità e la carica umana che sapeva mettere in tutto ciò che faceva. Veniva spesso a trovarmi, a La Nazione, nella sua veste di responsabile del Silb, il sindacato dei locali da ballo. E si sforzava di far capire che i gestori erano i primi a voler tenere i ragazzi lontano dalla droga e dai giri strani. Insieme organizzammo varie campagne di sensibilizzazione. Lui volle anche cambiare la figura del buttafuori: la trasformò in un professionista della sicurezza. E allora ciao Carlo, mi mancheranno le tue telefonate- fiume. Dove cominciavi : «Scusa Sandro, ti prendo solo tre minuti …». E andavamo avanti, come minimo, per un’ora e mezza!

Sandro Bennucci


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