Meyer, 126anni: Open day con la Fiorentina (Gonzalo, Borja, Chiesa). I giocatori: «Tutti con Sousa»
FIRENZE – Nonostante la clamorosa eliminazione dall’Europa League e le batoste in campionato, la Fiorentina non ha voluto mancare all’appuntamento con il Meyer. Tre giocatori, Gonzalo Rodriguez, Borja Valero e Federico Chiesa, sono andati a festeggiare i 126 anni del Meyer. «Ho un figlio di un anno, so quanto sia importante una struttura del genere», ha dichiarato Gonzalo Rodr¡guez. Decine di bambini con i loro familiari hanno accolto i giocatori cantando l’inno della Fiorentina. Poi i tre viola hanno risposto alle domande dei piccoli, che hanno spaziato su tutto, come è nata la passione per il calcio, cosa si prova a fare gol, quanto si è contenti di giocare a Firenze, come si diventa campioni, quando la Fiorentina vincerà lo scudetto.
«Speriamo presto – ha sorriso il diciannovenne Chiesa – Di sicuro non bisogna mai smettere di sognare, di crederci e
pensare positivo, diamoci appuntamento fra un anno e vediamo». Borja Valero e Gonzalo Rodriguez, da padri di famiglia, hanno elogiato il Meyer: «Per Firenze è una fortuna avere una struttura simile», ha detto il primo. «I veri campioni sono coloro che lavorano qui, i piccoli ricoverati e i genitori che lottano ogni giorno per i loro figli», ha affermato il secondo.
Riguardo all’allenatore, i giocatori si sono dichiarati tutti con Sousa. Gonzalo: «Da quando sono a Firenze è il momento più duro, io e i miei compagni non riusciamo a spiegarci la sconfitta di Coppa di giovedì. Ma ora dobbiamo alzare la testa e andare avanti. Sousa è stato confermato? Qui siamo tutti responsabili, non solo l’allenatore. Sousa ci ha sempre difesi, e noi siamo con lui – ha ribadito il capitano viola – lunedì ci aspetta la sfida con il Torino, che per noi è la più importante dell’anno: non dobbiamo fallirla ma vincerla, per noi e per i nostri tifosi».