Consip: Procura revoca delega indagini al Noe dei carabinieri per ripetuta fuga di notizie
ROMA – Alla luce di «ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto» istruttorio la Procura di Roma «per una esigenza di chiarezza» ha «revocato» ai carabinieri del Noe la delega per ulteriori indagini nel procedimento su Consip. È quanto annuncia la Procura in una nota affermando che la delega è stata ora affidata al Nucleo Investigativo di Roma dei Carabinieri. «Gli accertamenti fin qui espletati – si legge nella nota della Procura di Roma – hanno evidenziato che le indagini del procedimento a carico di Alfredo Romeo ed altri sui fatti (poi) di competenza di questa Procura sono state oggetto di ripetute rivelazione di notizie coperte da segreto sia prima che dopo la trasmissione degli atti a questo Ufficio, sia verso gli indagati o comunque verso persone coinvolte a vario titolo, sia nei confronti degli organi di informazione». Per una «esigenza di chiarezza la Procura di Roma – conclude la nota – ha pertanto revocato al Nucleo Operativo Ecologico la delega per le ulteriori indagini che è stata affidata al Nucleo Investigativo di Roma dell’Arma dei Carabinieri».
DIFESA – La difesa di Tiziano Renzi, nonostante la rinuncia a chiedere ieri il verbale di interrogatorio del padre dell’ex premier, ha deciso adesso di richiederlo «a fronte della continua pubblicazione di atti» del procedimento. Lo rende noto con un comunicato il difensore di Tiziano Renzi, indagato nell’inchiesta Consip, avvocato Federico Bagattini. «Con riferimento a quanto apparso in data odierna su taluni organi di stampa, aventi a oggetto stralci di atti del procedimento cui è interessato il dr. Tiziano Renzi – si spiega – si comunica che questa difesa non ha avanzato richiesta di copia del verbale di interrogatorio svoltasi ieri, avendone fatta espressa rinuncia in ossequio alle esigenze di riservatezza previste dal codice di procedura penale, pur essendo in possesso solo dell’invito a presentarsi, nemmeno contenente la descrizione dell’addebito. Pertanto – aggiunge Bagattini – a fronte della continua pubblicazione di atti di detto procedimento, verrà indirizzata alla Autorità Giudiziaria procedente formale richiesta di rilascio di copia degli stessi, in quanto già indebitamente divulgati».