Nomine aziende pubbliche: Del Fante Ad di Poste, Profumo al timone di Leonardo, Scaramella presidente Enav. Conferme per Marcegaglia e Descalzi (Eni), Starace e Grieco (Enel)
ROMA – Il governo ha chiuso i giochi. Poste Italiane, Leonardo, Eni, Enel ed Enav hanno la nuova squadra di comando. Dopo giornate di confronto serrato e convulso e sciolti gli ultimi nodi da parte del Mef e Palazzo Chigi,
l’azionista Tesoro ha presentato nella tarda mattinata le liste, in realtà attese per ieri sera, per il rinnovo dei consigli di
amministrazione in vista delle assemblee che si terranno in primavera.
Liste all’insegna della continuità, com’era stato previsto nel caso di Enel ed Eni, e della totale e radicale discontinuità come nel caso di Poste dove arriva un nuovo ad e un nuovo presidente. Oppure di parziale discontinuità come nel caso di Leonardo, dove, con un vero e proprio colpo a sorpresa, arriva Alessandro Profumo come nuovo timoniere mentre rimane confermato il presidente Gianni De Gennaro.
Nel tourbillon delle nuove nomine, è sicuramente Poste Italiane il gruppo che ne esce radicalmente rinnovato con una vera e propria rivoluzione. Escono Francesco Caio e Luisa Todini lasciando il posto al nuovo ad Matteo Del Fante, che lascia Terna, e al nuovo presidente Bianca Maria Farina, amministratore delegato di Poste Vita e Poste
Assicura. Ma non solo. Anche per il consiglio di amministrazione, la lista presentata dal Mef in vista dell’assemblea del 27 aprile, fa ‘tabula rasa’. Fatta eccezione per Roberto Rao, i consiglieri sono tutti rinnovati: entrano, infatti, Carlo Cerami, Antonella Guglielmetti, Francesca Isgrò.
Il cda di Leonardo vede così l’uscita dell”attuale amministratore Mauro Moretti, ma anche del consigliere Alessandro De Nicola. Oltre a Profumo, fa il suo ingresso Luca Bader. Conferme, invece, per Guido Alpa, MarinaCalderone, Marta Dassù e Fabrizio Landi. Grandi novità invece in Poste, dove arrivano cinque volti nuovi su sei. Oltre a Farina, che sostituisce Luisa Todini, e Matteo Del Fante, che prende il posto di Francesco Caio, arrivano Carlo Cerami, Antonella Guglielmetti e Francesca Isgrò. Confermato solo Roberto Rao.
E anche a Moretti è andato il ringraziamento del Tesoro per aver «gestito e realizzato importanti processi di trasformazione di Gruppi industriali di importanza strategica del Paese, quali Ferrovie dello stato e Finmeccanica (oggi Leonardo), con risultati che sono stati apprezzati dal mercato e dagli investitori». Altro riassetto tra novità e riconferme è quello deciso dall’azionista per l’Enav, la società di assistenza al volo approdata in borsa lo scorso anno. Rimane l’amministratore delegato Roberta Neri mentre arriva un nuovo presidente, Roberto Scaramella, manager esperto nel
settore del trasporto aereo, al posto di Ferdinando Falco Beccalli, al quale pure è andato il ringraziamento del Mef. Scaramella è amministratore delegato di Ala, gruppo attivo nel settore dell’aerospazio, e ha guidato anche la compagnia aerea Meridiana. Nel board rimangono confermati Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione e
Mario Vinzia. New entry è invece Giuseppe Acierno.
Tutto uguale a prima in Eni ed Enel. Ai vertici del colosso energetico rimane l’ad Claudio Descalzi, il cui destino mesi fa sembrava incerto ma poi con il passare delle settimane la sua riconferma era data per scontata. E confermata alla presidenza anche Emma Marcegaglia, che pure sembrava in bilico. Tra le novità nel board, evidentemente
l’uscita di Alessandro Profumo. Entra Domenico Trombone mentre la lista del Tesoro conferma Andrea Gemma, Diva Moriani e Fabrizio Pagani. Il Mef ha anche presentato la lista per il collegio sindacale che indica Paola Camagni (sindaco effettivo), Andrea Parolini (sindaco effettivo), Marco Seracini (sindaco effettivo) e Stefania Bettoni e
Stefano Sarubbi, sindaci supplenti.
Sulla plancia di comando dell’Enel rimane Francesco Starace. Nei mesi scorsi, il suo nome circolava per un possibile
approdo all’Eni al posto di Descalzi. Confermata alla presidenza anche Patrizia Grieco e riconfermati nel board Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paolo Girdinio e Alberto Pera. A ricordare i criteri che hanno guidato la scelta dei vertici delle società è il Mef. «I nominativi – sottolinea – sono stati individuati secondo una procedura di selezione, svolta, in linea con quanto disposto dalla Direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze sulle procedure di individuazione dei componenti degli organi sociali delle società partecipate dal Ministero, con il supporto di primarie società di consulenza per la selezione e il reclutamento manageriale (Eric Salmon & Partners, Korn Ferry, Spencer Stuart), sulla base di criteri di professionalità e secondo prassi di uso comune di mercato».
PIERLUIGI
Sembra di giocare alle tre carte: gira e rigira sono sempre gli stessi.