Omicidio stradale: la legge comincia a sortire effetti positivi, calano del 20% le vittime del sabato sera
ROMA – Dopo tante polemiche e contrasti di opinioni fra sociologi e giuristi, dati alla mano sembra che la legge sull’omicidio stradale cominci a sortire affetti positivi. Analizzando i dati degli ultimi 9 mesi del 2016, quelli in cui la legge è diventata operativa, le statistiche sono incoraggianti. Lo rileva Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’Associazione degli amici della polizia stradale che, più di tutte, ha spinto per l’approvazione della nuova normaCalano gli incidenti, i feriti, i morti fino al 6,7% in meno dell’anno prima. I documenti della polizia stradale e dei carabinieri confermano che anche nei primi due mesi di questo 2017 le cose vanno meglio rispetto al passato: le vittime sono 207 contro 219, il 5,5% in meno e lo stesso trend è seguito anche dai dati degli incidenti sulle strade urbane sorvegliate dalle polizie municipali. Di più: c’è un netto calo, il 20 per cento, tra le vittime dei cosiddetti incidenti del sabato sera, quelli delle ore notturne dei weekend.
Una nota della polizia stradale, «resta comunque di difficile raggiungimento l’obiettivo europeo del dimezzamento delle vittime e dei feriti nel 2020», ma la maggiore vulnerabilità è data dalle città e dalle strade extraurbane, dove alla fine si verifica il 90 per cento dei sinistri. «Il vero effetto deterrente – spiega Roberto Sgalla, dirigente delle Specialità della polizia (tra cui la stessa stradale) – arriverà dalle sentenze, che per ora sono meno delle dita di una mano. Anche l’arresto in flagranza non fa ancora abbastanza paura, perché in questi casi dura 24 ore, senza passare dal carcere».