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Egitto 45 morti: stragi di cristiani in due chiese copte. Rivendicate dall’Isis. Papa Francesco al Cairo a fine aprile

Folla davanti alla cattedrale di San Marco ad Alessandria dopo l’attentato

IL CAIRO – Tutto il mondo parla della strage dei cristiani, in Egitto, nella domenica delle Palme. Il bilancio provvisorio è di 45 morti e oltre un centinaio di feriti in due attentati nelle chiese copte di Tanta e di Alessandria. Entrambi rivendicati dall’Isis riferisce Amaq, l’agenzia dello Stato islamico. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha ordinato il dispiegamento di unità speciali delle esercito per garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili dell’Egitto. Lo riporta l’agenzia Mena citando il portavoce presidenziale, l’ambasciatore Alaa Youssef.

La prima delle due esplosioni è avvenuta davanti chiesa copta Mar Girgis a Tanta, a nord del Cairo, la seconda davanti alla chiesa di San Marco ad Alessandria, dove il papa copto, Tawadris, aveva detto messa poco prima dell’esplosione avvenuta all’esterno della chiesa. Disinnescati due ordini nella moschea Sidi Abdel Rahim di Tanta, la seconda più importante della città.

PAPA – Papa Francesco, dopo aver espresso il suo dolore per le stragi, esprimendo il suo cordoglio alla chiesa Copt e a tutta la nazione egiziana, ribadendo che nessuno può uccidere in nome di Dio, ha annunciato che il 28 e 29 aprile sarà a Il Cairo. Per un viaggio che la Santa Sede e le autorità musulmane egiziane preparano da tempo. Il motto della visita: il Papa di pace nell’Egitto di pace.


RABBIA– C’è nervosismo e ostilità nei confronti del governo egiziano di fronte alla chiesa copta di Tanta, nel Delta del Nilo, colpita stamattina da uno dei due attacchi terroristici dell’Isis che hanno fatto strage di cristiani. «Se la prendono con il ministero dell’Interno che non li protegge», ha riferito al cronista dell’ANSA sul posto un giovane con la barba, spiegando le urla e il senso di frustrazione che si avverte tra una piccola folla di alcune decine di persone che sono riuscite a superare le barriere gialle e rosse allestite dalle forze di sicurezza ai due lati della strada. In una via parallela si nota un imponente schieramento di scuri furgoni blindati della polizia.

COPTI– Questi atti non danneggeranno l’unità di questo popolo e la sua coesione. Gli egiziani sono uniti di fronte a questo terrorismo fino a quando sarà sradicato: lo ha detto il papa copto Tawadros II al premier Sherif Ismail che lo ha chiamato per presentargli le sue condoglianze per le vittime degli attacchi contro le due chiese copte. Lo riferisce la Mena. Il premier ha aggiunto che si farà luce presto sui due attentati e che i responsabili saranno puniti: «Questi tentativi vili di colpire persone in pace in luoghi di culto dimostrano che il terrorismo non ha religione».

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