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Economia: Italia ultima nella Ue per crescita del pil. Peggio anche della Grecia

PARIGI – Il World Economic Outlook (Weo), il rapporto del Fondo monetario internazionale pubblicato in occasione degli incontri primaverili congiunti con la Banca mondiale, condanna l’Italia in ultima posizione non solo in Eurozona ma anche nell’Unione, con il Pil a +0,8% per il 2017 e il 2018 rispetto allo 0,9% del 2016. Un bel risultato per l’era Renzi.

Il Fmi ritrae però una prospettiva più rosea sul mercato del lavoro italiano. Dopo l’11,7% del 2016, il tasso di disoccupazione scenderà all’11,4% nel 2017 e all’11,0% nel 2018, mentre l’Eurozona segna 9,4% e 9,1%. Il debito pubblico resta sopra il 130%: dopo il 132,6% del 2016, il Fmi prevede un 132,8% del Pil nel 2017 e un 131,6% nel 2018.

A livello mondiale il Fmi conferma le stime di crescita per gli Stati Uniti, a +2,3% nel 2017 e +2,5% nel 2018. Di gran lunga distaccata Eurolandia, che segnerà un +1,7% per quest’anno e un +1,6% per il prossimo, in rialzo, rispetto alle revisioni di inizio anno.

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