Francia, presidenziali: oggi 47 milioni al voto con la paura attentati, previste astensioni record
PARIGI – Undici i candidati per l’undicesima elezione del capo dello stato nella storia della Quinta Repubblica. A pronunciarsi sono chiamati oltre 47 milioni di francesi ma il 31% di loro pensa di non recarsi alle urne né per il primo turno di domenica 23 aprile né per il ballottaggio del 7 maggio. Sarebbe un’astensione da record, ma per il secondo turno molto dipenderà da chi saranno i due sfidanti.
Gli elettori di alcuni territori d’oltremare francesi hanno già votato ieri, sabato, un giorno prima quindi dell’apertura dei seggi sul territorio della Francia. Tra questi territori San Pedro e Miquelón, due piccole isole che si trovano ad est delle coste del Canada, isole e territori dei Caraibi come la Martinica e la Guayana francese e la Polinesia francese nel Pacifico. I seggi invece apriranno oggi in Francia alle otto del mattino e chiuderanno nella maggior parte del Paese alle 19, mentre in alcune città chiuderanno alle 20, quando si avranno quindi i prim exit poll. I due candidati che otterranno più voti si sfideranno al ballottaggio domenica 7 maggio.
Con l’avanzata a sorpresa di Jean Luc Mélenchon, candidato di sinistra del raggruppamento La France insoumise, che si attesta intorno al 20% dal 12% dell’inizio della campagna, la sfida per le presidenziali è diventata una corsa a quattro. Una sorpresa che si somma a quelle che finora hanno caratterizzato la campagna: dalla rinuncia di François Hollande a ripresentarsi, alle vittorie inattese alle primarie dei repubblicani François Fillon (successivamente travolto da diversi scandali giudiziari) e del Partito socialista Benoit Hamon.
Oggi più che mai appare chiaro che a contendersi la vittoria saranno Marine Le Pen, la candidata di estrema destra del Front national, il giovane candidato di En marche Emmanuel Macron, Fillon e Mélenchon, che secondo alcuni sondaggi avrebbe superato Fillon. Se le tendenze registrate finora dovessero confermarsi, i quattro candidati principali si avvierebbero a raccogliere circa il 20% dei voti ciascuno, con uno scarto così ridotto tra loro da rendere al momento imprevedibile l’esito finale.