Biennale d’Arte di Venezia, dal 13 maggio al 26 novembre 2017: protagonisti anche i toscani Franca Pisani e Riccardo Guarneri
VENEZIA – Titolo quest’anno della Biennale curata dalla francese Christine Macel è «Viva arte viva», una sorta di affermazione dell’arte e degli artisti come una parte preziosa e indispensabile per l’umanità in un tempo nel quale proprio l’umanità pare in crisi e in pericolo. E come ha detto Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia, la 57° edizione sarà una mostra ispirata all’umanesimo «Un umanesimo non focalizzato su un ideale artistico da inseguire, né tanto meno caratterizzato dalla celebrazione dell’uomo come essere capace di dominare su quanto lo circonda; semmai un umanesimo che celebra la capacità dell’uomo, attraverso l’arte, di non essere dominato dalle forze che governano quanto accade nel mondo, forze che se lasciate sole possono grandemente condizionare in senso riduttivo la dimensione umana. È un umanesimo nel quale l’atto artistico è a un tempo atto di resistenza, di liberazione e di generosità».
GUARNERI – Quest’anno gli artisti scelti sono 120 e fra questi 103 sono presenti alla Biennale per la prima volta. Tra di loro anche il Primo ministro Albanese, Edi Rama. Nato a Firenze nel 1933, Riccardo Guarneri, alla Biennale per la seconda volta dopo l’edizione del 1966. Musicista e artistista che inizia la sua attività come pittore astratto per questo collocato nell’area dell’informale. Attorno alla mostra curata dalla Macel gli 87 padiglioni dei paesi partecipanti allestiti negli storici padiglioni dei Giardini e dell’Arsenale e nel centro storico di Venezia, senza contare le mostre e gli eventi collaterali. Quest’anno 4 sono i paesi presenti per la prima volta: Antigua e Barbuda, Kiribati, Nigeria, Kazakistan.
E’ nel Padiglione siriano, curato da Emad Kashout, direttore del museo di Damascocon sede nell’ex Cinema del Redentore, nella Giudecca, nella mostra dal titolo «Everybody admires Palmyra’s greatness», che si potrà incontrare il lavoro dell’artista toscana Franca Pisani, che è alla sua terza presenza alla Biennale, nel 2009 e nel 2011. Una mostra e un tributo alla città siriana di Palmira simbolo della violenza dell’uomo contro l’arte e l’umanità e al tempo stesso emblema della volonta di rinascere e perseverare dell’arte degli artristi per la difesa della civiltà. Leone d’oro alla carriera per l’artista statunitense Carolee Shneemann (nata nel 1939) e considerata una delle più importanti artiste del Novecento impegnate nella body art e nella performing art. E’ da considerarsi una pioniera della performance femminista dei primi anni ’60 nell’utilizzo del proprio corpo «come materia principale della propria arte».
La Biennale di Venezia
57. Esposizione Internazionale d’Arte
VIVA ARTE VIVA
Venezia (Giardini e Arsenale), 13 maggio – 26 novembre 2017
Vernice 10-11-12 maggio
www.labiennale.org