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Migranti: piano d’ispezioni nei centri d’accoglienza. L’annuncio di Minniti

ROMA – Nei prossimi giorni partirà un piano di ispezioni presso tutte le strutture di accoglienza dei migranti, che prevede un programma di 2.130 controlli ai centri, compresi quelli attivati in via d’urgenza. Lo ha annunciato il ministro dell”Interno, Marco Minniti, commentando l’operazione dei carabinieri in Calabria contro presunti sfruttatori di rifugiati ospitati in centri di accoglienza.

«Grazie al prezioso lavoro svolto dalla Procura della Repubblica di Cosenza, diretta dal dr. Mario Spagnuolo e dall”Arma dei Carabinieri – ha detto Minniti – è stata individuata e bloccata un”organizzazione che sfruttava i migranti ospitatati in due centri di accoglienza per impiegarli in lavori in nero come braccianti e pastori in diverse aziende agricole del luogo. Per la prima volta è stato contestato ai responsabili il nuovo reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro».

«E’ nostro interesse – ha sottolineato Minniti – garantire la massima trasparenza nella gestione dei centri per i migranti e per questo ho disposto l’insediamento al Viminale di un Osservatorio permanente per il monitoraggio delle strutture di accoglienza su tutto il territorio nazionale che, avvalendosi di personale altamente specializzato e formato per avvalendosi di personale altamente specializzato e formato per lo specifico obiettivo, riferirà al ministro dell”Interno degli esiti e delle verifiche effettuate. Ai primi di marzo – ha proseguito il titolare del Viminale – è stato predisposto il contratto tipo, concordato con l’Anac, che regola ogni appalto per la fornitura di beni e servizi, relativo alla gestione e al funzionamento dei centri per l’accoglienza dei migranti, che rappresenta uno strumento innovativo per assicurare l’uniformità delle procedure e la tutela dell’imparzialità e della trasparenza in aderenza ai principi dell”economicità e della concorrenza. Con riferimento a tali principi – ha concluso Minniti – tutte le procedure di affidamento della gestione dei servizi di accoglienza e dei lavori di realizzazione delle strutture recettive, dovranno essere pubblicate sui siti istituzionali delle prefetture».

Un’ulteriore conferma, dopo i sospetti di legami fra alcune Ong e i trafficanti, che qualcosa non quadra nella variegato mondo dell’accoglienza, assistenza e soccorso ai migranti, e che è necessario fare di più per controllarne attività e adempimenti. Perché i fondi spesi per tutto il sistema sono così enormi che fanno gola anche alla criminalità.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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