Pd: l’Assemblea incorona Renzi segretario. L’ex premier conta 700 delegati su 1.000
ROMA – Matteo Renzi è stato proclamato segretario del Partito democratico, dall’assemblea del Pd, che è composta da 449 donne e 551 uomini. Renzi conta 700 delegati, Andrea Orlando 212, Michele Emiliano 88. «Oggi si rimette in gioco un’esperienza di popolo che non ha paura di ripartire e di ricominciare mettendo al centro le persone», ha detto l’ex Presidente del Consiglio nel suo intervento all’assemblea del Pd ricordando che «esattamente 5 mesi fa mi dimisi da premier».
«In 5 mesi nel Pd ne sono successe di tutti i colori: abbiamo assistito a polemiche, litigi, scissioni, dando l’impressione di una comunità che sa solo litigare tradendo lo straordinario messaggio che il nostro popolo ci dà e ci ha ridato nelle primarie: non ha vinto Renzi né Orlando né Emiliano, ma la comunità che crede che la politica è una cosa seria, un Pd che non litiga, non si scinde, non è luogo dove tutti sparano contro il quartiere generale».
E ha tenuto a rassicurare Gentiloni: «Da cinque mesi diciamo con forza che nessuno del Pd ha messo o metterà in discussione il sostegno al governo guidato da Paolo Gentiloni a cui va la nostra amicizia, stima e riconoscenza per il lavoro che fa. Lo diremo per tutti i giorni fino alla fine della legislatura», ha aggiunto Renzi. «Ci siamo assunti la responsabilità di portare avanti il governo mentre gli altri si sono tirati indietro – ha sottolineato -. La durata della legislatura non dipende da noi ma dal governo stesso e dal lavoro Parlamentare», ha aggiunto. Come dire… Gentiloni stai sereno!, parole che non dovrebbero tranquillizzare più di tanto il premier, visto il precedente di Enrico Letta.