Monte Paschi: è vicino l’accordo con la Ue sulla cartolarizzazione degli Npl. Sindacati preoccupati per i tagli del personale
MILANO – Su Monte dei Paschi di Siena stiamo chiudendo l’accordo con la Commissione. E’ questione di giorni. Così il responsabile della segreteria tecnica del Mef, Fabrizio Pagani, che in merito alla questione della cartolarizzazione degli Npl dice è in chiusura. Pagani, parlando a margine dell’Italian Investiment Conference, ha indicato che il sistema bancario italiano negli ultimi quattro mesi ha svoltato con la ricapitalizzazione di Unicredit, la dismissione di Npl, la vendita delle quattro banche ponte e ora con l’ingresso dello Stato in Mps. Quanto a Popolare di Vicenza e Veneto Banca Pagani si è limitato a dire: Poi parliamo delle venete.
CGIL – Intanto Cgil e Fisac Cgil Toscana, preoccupate, dichiarano: «Il via libera al piano di ricapitalizzazione e rilancio stenta ad arrivare da parte delle autorità europee; nello stesso tempo anche in queste ore le agenzie di stampa, riprendendo indiscrezioni di autorevoli testate giornalistiche internazionali, diffondono numeri in libertà su esuberi e chiusure di sportelli. Ci auguriamo che anche questo faccia parte di un poco responsabile gioco tattico, perché l’idea di 10.000 posti di lavoro da tagliare e di centinaia di sportelli da chiudere troverebbe un muro da parte delle organizzazioni sindacali. Sarebbe inaccettabile perché i lavoratori hanno già pagato in questi anni un prezzo alto attraverso sacrifici salariali e occupazionali, ma soprattutto perché una scelta di questo genere prefigurerebbe il venir meno del ruolo della banca come soggetto unico e vettore di sviluppo dell’economia della regione e del paese. Al Governo italiano chiediamo un ruolo più attivo di interdizione a progetti insensati industrialmente, e alle autorità di Bruxelles decisioni rapide che tengano insieme l’interesse dei lavoratori e l’interesse generale del Paese».