Sicurezza stradale: operazioni a raffica della Polstrada a Livorno e a Lucca
LUCCA – La Polizia Stradale di Lucca ha fermato, nei giorni scorsi, un bus diretto a Firenze con a bordo 22 bambini di una scuola elementare in gita d’istruzione. Il pullman stava imboccando il casello di Pisa, ma lì era presente una pattuglia della Sottosezione di Viareggio, che stava attuando il dispositivo a reticolo, finalizzato a sorvegliare meglio le strade della regione, con un occhio particolare alle gite scolastiche, sulla cui sicurezza non si scherza. Infatti, nel 2015, la Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato e il MIUR hanno sottoscritto un protocollo che, dall’inizio di quest’anno, ha permesso alla Polstrada il controllo, nella sola Toscana, di oltre 800 pullman.
Ai poliziotti non è sfuggito che i pneumatici del bus erano usurati e che, in quelle condizioni, non era prudente viaggiare. Inoltre, gli agenti hanno appurato che l’autista, per eludere i controlli, non aveva attivato la scatola nera del mezzo, che ne registra le velocità e i tempi di guida di chi è al volante.
A quel punto al conducente, nativo di Pontedera (PI), è stata sospesa la patente. Lui, oltra a pagare una multa di quasi 1.000 euro, si è dovuto attivare per far giungere sul posto un bus efficiente, su cui i bimbi hanno proseguito il viaggio.
Sempre sull’A/12, presso l’area di Servizio Versilia Est, la Polstrada di Viareggio ha sorpreso l’autista di un TIR che aveva taroccato la scatola nera del mezzo. Lui, rumeno, con un sofisticato circuito elettronico applicato nel vano motore aveva impedito la corretta registrazione dei dati di bordo. Anche qui è scattata la sospensione della patente, con il pagamento di una multa salata.
LIVORNO – Guidavano il camion superando i limiti di velocità e, per non farsi scoprire, avevano applicato un magnete alla scatola nera del mezzo, per alterare il suo funzionamento. Ma il trucchetto è stato svelato dai poliziotti della Stradale di Livorno che, su input della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato, da mesi frequentano specifici corsi di formazione ove imparano a smascherare quelli che, in gergo, sono chiamati i furbetti della calamita.
Sull’Aurelia sono stati intercettati due camionisti, uno a Rosignano e l’altro vicino Stagno. Il primo ha cercato di confondere i poliziotti, dicendo che la scatola nera si era guastata, mentre il secondo aveva mantenuto un’andatura incompatibile con quanto registrato dall’apparecchio. Ma i due non hanno avuto fortuna poiché sono incappati in pattuglie della Sezione di Livorno e del Distaccamento di Cecina, composte da esperti investigatori. Gli agenti, che frequentano corsi ove quei sotterfugi sono illustrati da docenti della Polstrada, hanno presto sgamato la calamita applicata nel vano motore, ai sensori di movimento del mezzo.
Ai disonesti camionisti è stata ritirata la patente, con detrazione di dieci punti a testa e l’obbligo di fermo dei mezzi. Al termine dell’operazione la Polstrada di Livorno ha contestato ventuno infrazioni al codice della strada, fermando cinque automobilisti con il telefonino in mano, un motociclista senza casco e due persone con un tasso di alcool nel sangue di poco superiore al consentito.