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Migranti: Gabrielli, vicenda sbarchi dirottati in occasione del G7 è stata strumentalizzata. Polemiche infondate e fuori luogo

TAORMINA – La vicenda degli sbarchi dirottati in altri porti, fuori dalla Sicilia, nel periodo del G7, è stata strumentalizzata. Ne è convinto il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, che ha parlato dei migranti con i giornalisti a Taormina, all’indomani del G7. «Il motivo per il quale io ho richiesto al Dipartimento delle Libertà civili e delle migrazioni di non interessare i porti della Sicilia per una settimana – dice – era quasi esclusivamente perché le forze di Polizia erano già particolarmente gravate. Qualcuno lo ha confuso con l’impossibilità di soccorrere le persone. Purtroppo, o per fortuna, in questi giorni, ne sono state soccorse oltre undicimila, a significare che queste polemiche, tipiche del cortile di casa nostrane, non avevano senso. Sarebbe stato per noi complicato sottoporre le forze di Polizia nella identificazione e accompagnamento. Sono cose anche di elementare percezione ma che nel nostro paese hanno difficoltà a essere viste nel verso giusto – conclude – C’è sempre la strumentalizzazione e anche su un evento gestito in maniera perfetta si trova qualcosa che non va». Un bel colpo ai difensori dei migranti a prescindere, ai quali non andava giù la circostanza che le navi delle Ong, cariche di migranti, fossero state dirottate verso porti diversi dalla Sicilia. In particolare è attraccata a Napoli nave ”Vos Prudence” di Medici Senza Frontiere al largo della Libia, con a bordo 1.444 migranti. Tre giorni di viaggio in difficili condizioni di sovraffollamento, visto che il mezzo umanitario ha una capienza di 600 persone. Non ha potuto attraccare in Sicilia a causa delle disposizioni legate al G7 di Taormina. Tanto è bastato per scatenare le polemiche della sinistra e delle associazioni umanitarie, insieme ad altre polemiche, ugualmente strumentali, di parte opposta.

Ma Gabrielli, con la solita chiarezza ed imparzialità, ha pensato bene di mettere le cose a posto.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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