Piombino: Aferpi, i sindacati protestano contro governo e regione. Chiedono certezze per l’occupazione
PIOMBINO – I sindacati sono scesi in piazza, preoccupati dal silenzio sul confronto tra Governo e Aferpi quando mancano pochi giorni dalla scadenza dei due anni di sorveglianza governativa, con la conseguenza che, se nulla succede, finiranno anche le garanzie occupazionali per buona parte dei duemila operai ex Lucchini.
I sindacati dalle 10 sono scesi in strada in località Fiorentina, hanno rallentantato il traffico e consegnato agli automobilisti un volantino con le le ragioni della protesta e le loro rivendicazioni.
«A 17 giorni dalla scadenza dei termini della legge Marzano – dicono i sindacati – questo territorio rischia di passare completamente nelle mani di un imprenditore che fino a questo momento si è rivelato inadempiente sia per quanto riguarda gli investimenti promessi e finora mai realizzati, sia per quanto riguarda la continuità produttiva che in questo momento, con i treni fermi, mette a rischio anche l’ammortizzatore sociale».
Viene ribadita perciò la richiesta di un incontro urgente al ministero per avere risposte concrete sui temi principali, e cioè il rinnovo della sorveglianza da parte del Governo di altri due anni, la continuità produttiva dei tre treni di laminazione, il finanziamento del piano Cevital certificato, l’individuazione e il coinvolgimento di un partner industriale siderurgico, la presentazione di un piano industriale e finanziario per logistica e agroindustria, oltre al rinnovo delle concessioni portuali, già prorogate una volta, e in scadenza dopodomani.
I giorni rimasti sono pochi e i sindacati chiedono al governo e alla Regione, rimasta stranamente in silenzio (dov’è finito il governatore Rossi in passato così loquace sul tema?), indicazioni e certezze sul loro futuro.