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Migranti: continua l’invasione, in due giorni 8.500 arrivi. A Catania protestano e bloccano l’autostrada

ROMA – Continua l’invasione dei migranti che, col bel tempo, vengono traghettati graziosamente dalle navi della flotta internazionale, ma soprattutto dalle Ong, che rispondono a chiamata dei clienti degli scafisti, e accelera ancora il flusso di migranti che dal Nordafrica si dirigono verso le coste italiane. Nella giornata di lunedì oltre 5.000 sono stati salvati al largo delle coste libiche e sono in totale 8.500 quelli raccolti dalle navi dei soccorritori in 48 ore e diretti verso i porti italiani. Intanto divampa la polemica politica, con Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera, che ha chiesto al ministro dell’Interno, Marco Minniti, di bloccare le navi con i migranti che stanno facendo rotta verso l’Italia per chiedere all’Ue che vengano dirottate in altri porti del Mediterraneo.

I cinquemila che sono stati soccorsi lunedì erano a bordo di quattro barconi, 18 gommoni e un barchino. A trarli in salvo unità della Guardia Costiera e delle Ong e alcuni rimorchiatori. Gli 8.500 migranti raccolti nel giro di 48 ore sono sono stati caricati su 14 navi, sei delle quali hanno già raggiunto i porti della Sicilia e della Calabria. Tra le navi dei soccorsi ci sono la irlandese Le Eithne diretta ad Agusta (712 migranti a bordo), nave Phoenix dell’ong Moas diretta a Messina (423), Vos Prudence di Medici senza frontiere (861) per Palermo e U. Diciotti della Guardia costiera (790). Intanto si è appreso che domenica 70 migranti provenienti dall’Africa occidentale erano stati abbandonati dai trafficanti nel deserto a nord del fiume Niger, al confine con la Libia, e solo in 24 sono sopravvissuti. Il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Franco Roberti, come riferito, ha ammesso che questa ondata di sbarchi può essere pericolosa: «Purtroppo sì, costituiscono una minaccia alla sicurezza del nostro Paese», ha spiegato.

Ad accrescere le difficoltà, è arrivata una protesta dei migranti del Cara di Mineo che hanno bloccato la strada statale Catania-Gela contro l’applicazione di norme di sicurezza all’interno della struttura. Si tratta del centro di accoglienza più grande d’Europa con 3.000 ospiti. Il leader leghista, Matteo Salvini, ha ironizzato dicendo di augurarsi che la rivolta non sia perché «c’è troppo caldo e vogliono pass gratis per entrare nelle piscine e nei lidi della zona». Sempre stamani un cittadino somalo di 23 anni è stato arrestato dalla Polizia nell’hotspot di Lampedusa con l’accusa di essere fra i torturatori che sequestravano e seviziavano i migranti in attesa di imbarcarsi dalle coste libiche.

Nel complesso, come si può notare, si tratta di una situazione difficilmente sostenibile, che richiede interventi urgenti da parte del Governo e dell’Ue per frenare l’ininterrotto arrivo di migranti economici che, a giudicare dalla stazza e dalla condizioni fisiche, non fuggono certo dalla fame e dalle persecuzioni o guerre, come affermano associazioni e partiti politici benpensanti e interessati. Bisogna intervenire alla svelta prima che scoppi davvero una rivolta civile.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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