Pubblico impiego, contratto: critici i sindacati dopo la prima giornata di trattative all’Aran
ROMA – Dopo 8 anni di stop sono riprese le trattative per il rinnovo del contratto di 3,2 milioni di statali: produttività, sanzioni disciplinari e un nuovo modello dei relazioni sindacali, sono i i temi selezionati dall’Aran che alimenteranno il confronto. In una nota, che ha fatto seguito al primo incontro con i sindacati, l’Aran, l’Agenzia che rappresenta il Governo nelle trattative, sottolinea come sia «importante che i tavoli negoziali sappiano interpretare la domanda di innovazione della P.A, riuscendo a legare il più possibile quote di salario accessorio ad obiettivi di organizzazione che siano individuabili e riconoscibili come miglioramenti concreti».
Il presidente dell’Aran, Gasparrini, ha inoltre ricordato l’esigenza che i tavoli negoziali affrontino le questioni del welfare contrattuale e della previdenza complementare, «riprendendo e valorizzando il percorso già fatto nella costituzione dei fondi pensione e le esperienze di welfare contrattuali già sperimentate con successo in alcuni settori». Tuttavia, riconosce l’Aran, «vanno trovate, in questo ambito soluzioni innovative che, pur scontando i vincoli in termini di risorse utilizzabili, diano risposte, da ricercare anche sul piano normativo più generale, ai problemi concreti di assistenza e previdenza che interessano anche il mondo del lavoro pubblico».
Ma dalla Cgil esce una nota critica in merito all’inizio delle trattative: «Non ci si può permettere di perdere altro tempo. Dopo oltre otto lunghi anni di attesa è ora di rinnovare subito il contratto degli oltre tre milioni di lavoratori pubblici. Un diritto non solo dei lavoratori ma anche, e soprattutto, dei cittadini a garanzia di migliori servizi pubblici e della conoscenza».
Più positiva la posizione della Cisl con la segretaria generale Annamaria Furlan: «E’ una giornata importante per tutti i lavoratori pubblici e per il sindacato. Finalmente era ora. Da otto anni circa 3,3 milioni di lavoratori aspettano il rinnovo del contratto. Oggi abbiamo aperto ufficialmente le trattative all’Aran ed ora dobbiamo riempirle di contenuti importanti, economici ed anche organizzativi».
I sindacati dunque attendono alla svelta dal Governo meno chiacchiere e più fatti concreti.