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Firenze: 5 luglio manifestazione contro gli sfratti. Organizzata dal movimento di lotta per la casa

Lotta

FIRENZE – Anche dopo la scomparsa del suo storico leader, Lorenzo Bargellini, il Movimento di lotta per la casa continua la sua azione e annuncia con una nota una manifestazione di protesta a Firenze contro gli sfratti fissata per il 5 luglio, con iniziativa alle ore 10.30 davanti alla Prefettura in via Cavour e corteo verso l’assessorato alle Politiche sociali del Comune.

«Mercoledì 5 Luglio – si legge nel comunicato stampa – manifesteremo sotto la Prefettura, per poi muoverci verso gli uffici dell’Assessorato alle Politiche Sociali. In questo contesto, il blocco immediato degli sfratti e degli sgomberi è un atto minimo e dovuto. Ma non sufficiente: è l’ora di cambiare politiche. E’ l’ora di chiudere l’epoca delle strutture e dell’emergenza infinita. Ora vogliamo le case!. E’ arrivata l’estate e le minacce di sgombero degli stabili occupati si aggiungono all”incessante ritmo di 130 sfratti al mese – si legge ancora -. Dal 12 giugno, in sordina, la Direzione dei Servizi Sociali ha disposto la chiusura di ogni tipo di accoglienza temporanea per persone in emergenza abitativa per tagliare la spesa sociale e rientrare nei parametri di bilancio. I piani di realizzazione di alloggi volano sbandierati dall’assessore Funaro a gennaio restano solo parole, mentre 60 case popolari vengono svendute al migliore offerente. A sei mesi dalla morte di Alì Muse nel rogo dell”ex-Aiazzone – prosegue il testo -, si prepara l”ennesimo sgombero dei rifugiati politici, ancora una volta senza soluzioni stabili e dignitose. E’ evidente che siamo di fronte al completo fallimento delle politiche abitative messe in campo negli ultimi anni. Il punto è che oggi il Comune di Firenze non è in grado di garantire nemmeno un accoglienza temporanea ai minori sfrattati o sgomberati. E’ un intero sistema al collasso».

Il Movimento parla inoltre di sistema perverso in cui un singolo posto letto in struttura – dove i nuclei familiari vengono coattamente divisi – costa alle casse comunali una media di 680 euro, la stessa cifra dell”affitto a prezzo di mercato di un alloggio intero.

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