Strasburgo: scontro Juncker – Tajani, il presidente della commissione ue, definisce ridicolo il Parlamento europeo
STRASBURGO – Clamoroso e inedito episodio al parlamento europeo, in occasione del bilancio del semestre di presidenza maltese. C’erano solo 30 parlamentari presenti (su 751) e il Presidente della Commissione Jean Claude Juncker è andato su tutte le furie, rifiutandosi di completare il suo intervento e definendo ridicola l’assise europea. Subito richiamato (inutilmente) dal presidente Antonio Tajani.
«Il Parlamento Europeo è ridicolo. Assai ridicolo: saluto coloro che si sono degnati di essere presenti in aula. Il fatto che una trentina di parlamentari siano seduti ad assistere a questo dibattito dimostra a sufficienza che il Parlamento non è serio». Così il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker è sbottato, questa mattina, durante il dibattito nella plenaria a Strasburgo sui risultati della presidenza maltese del Consiglio Ue. Parlando davanti a un’aula semideserta, Juncker ha continuato: «Se Muscat fosse la signora Merkel, cosa difficilmente immaginabile, o il signor Macron, più facilmente immaginabile, avremmo avuto un’aula piena. Il Parlamento è totalmente ridicolo!».
A questo punto è intervenuto il presidente dell’Aula, Antonio Tajani: «La prego signor presidente di aver un atteggiamento più rispettoso nei confronti del Parlamento. Voi potete criticare il Parlamento, ma non è la Commissione che deve controllare il Parlamento, è il Parlamento che deve controllare la Commissione».
Juncker ha insistito: «Ci sono solo pochi parlamentari in Aula, per controllare la Commissione. Siete ridicoli». E Tajani di rimando: «Signor presidente, vi prego di tenere un atteggiamento diverso. Noi non siamo ridicoli. La prego». E Juncker: «Non parteciperò mai più ad un incontro di questo genere. La Commissione è sotto il controllo del Parlamento, ma il Parlamento deve rispettare anche la presidenza dei piccoli Paesi, cosa che il Parlamento non sta facendo. Volevo rendere omaggio a quello che il primo ministro ha detto: ha fatto un lavoro eccellente, come tutti i ministri maltesi e gli alti funzionari di Malta», ha tagliato corto Juncker, passando la parola ai (pochissimi) eurodeputati presenti.
Senza commentare l’accaduto è intervenuto il primo ministro maltese, Joseph Muscat, per illustrare i risultati della presidenza maltese del Consiglio Ue, conclusasi il 30 giugno, e per sottolinere il fallimento delle politiche europee sull’immigrazione: «Sulle migrazioni, con tutte le buone intenzioni e le dichiarazioni, quando si tratta di una solidarietà effettiva, noi, gli Stati membri dell’Ue, dovremmo vergognarci tutti di quello che abbiamo fatto. Paesi come l’Italia hanno visto centinaia di migliaia di bambini, donne e uomini raggiungere le sue coste: guardiamo a questa Europa che, su questo argomento, è un fallimento».