Monte Paschi: il piano di risanamento soddisfa i sindacati. Il confronto con i vertici dell’azienda
SIENA – Il piano di risanamento di banca Mps soddisfa i sindacati. Ha preso il via oggi a Siena il tavolo di confronto con i vertici di Rocca Salimbeni. Due ore di faccia a faccia durante il quale l’amministratore delegato Marco Morelli e la responsabile delle risorse umane Ilaria Dalla Riva hanno illustrato in via generale il piano che ha ricevuto l’ok dell’Ue. Un piano che, in 5 anni, passerà anche da 5.500 esuberi oltre alla chiusura di 600 filiali. In realtà gli esuberi saranno da oggi fino al 2021 circa 4.200 e tutti gestibili con l’adesione al fondo di solidarietà: 600 sono infatti i dipendenti già usciti da inizio anno secondo quanto previsto dal precedente accordo sindacale e i restanti, circa 700, lasceranno il proprio posto a seguito di chiusura di filiali estere o per il cosiddetto turnover naturale.
Abbiamo incassato il primo risultato ha detto al termine dell’incontro Antonio Damiani, segretario Fisac Cgil di Siena, riferendosi alla richiesta sindacale di gestire la partita degli esuberi solo con il fondo di solidarietà volontario. Sono poi gli stessi sindacati a chiedere un progetto di rilancio commerciale della banca in grado di far ripartire la redditività. Ma la questione su cui hanno puntato il dito le sigle fin dall”incontro odierno è quella di poter vigilare sugli step di avanzamento del piano di risanamento, ossia su quelle fasi di verifica dei risultati concordati con il Mef e con l’Ue. Vogliamo monitorare la situazione e il raggiungimento di quegli obiettivi per valutare anche la contrattazione di eventuali correttivi da apportare ha detto Damiani.
Il tavolo di confronto proseguirà nelle prossime settimane, ancora non sono state fissate date di nuovi incontri che avverranno solo dopo che l’azienda comunicherà da quali procedure partire, con ogni probabilità l’adesione al fondo di solidarietà e la chiusura degli sportelli.